Catania
Cani randagi accalappiati illegittimamente, il Tar di Catania: «Siano liberati»
La vicenda è quella che riguarda il Comune di Santa Venerina resa nota dall'associazione Teg4friends
Il Tar di Catania ha dichiarato illegittimo il provvedimento adottato dal Comune di Santa Venerina, che aveva catturato due cani randagi con la telenarcosi e li aveva trasferiti in un canile, ed ha ordinato che vengano rimessi in libertà. Lo rende noto l’associazione Teg4friends, che aveva presentato un ricorso rimarcando «l’irragionevolezza e la contrarietà alla legge laddove il Comune ha deportato i cani in canile in palese difetto di istruttoria rappresentando ciò un trattamento crudele di detti animali, non conforme a legge».
«Il Comune – sottolinea l’associazione – avrebbe dovuto attivare un procedimento istruttorio tendente ad accertare la reale esistenza di problematiche di incolumità e sanità pubblica coinvolgendo l’Asp veterinaria di Acireale, che a sua volta avrebbe dovuto controllare la pericolosità dei cani e accertare che si trattava effettivamente di cani morsicatori. Ciò in quanto, in virtù della normativa, i cani randagi devono essere reimmessi in libertà qualora non risultino morsicatori da pubblici atti, previa sterilizzazione, microchip e collare rosso, come cane di proprietà del Comune, d’intesa con l’Asp competente per territorio e sentito il parere dell’associazione animalista». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA