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Caltagirone, «Le doniamo dei soldi» e così truffano “nonnine ingenue”…

Di Mariano Messineo |

CALTAGIRONE – A Caltagirone si aggira una coppia – lui, sui 45 anni, ben vestito e dai modi garbati, lei giovane e dall’accento straniero – che prende di mira le anziane. Carpendo la loro fiducia, le induce a prelevare i propri risparmi e, con uno stratagemma, se li fa consegnare, facendo infine perdere le proprie tracce e lasciando così le poverette con la sgradevole consapevolezza di essere state raggirate. Negli ultimi tre mesi tre casi, tutti dalla dinamica assai simile, sono stati denunciati ai carabinieri della Compagnia di Caltagirone. Ma potrebbero essere stati molti di più. Infatti, la vergogna di essere state turlupinate potrebbe avere consigliato ad altre anziane di non segnalare i fatti, facendo preferire loro la strada del silenzio all’imbarazzo di dichiarare di esserci cascate con ingenuità.

La caccia ai due truffatori è, quindi, in corso. Nella Compagnia carabinieri si confida nella collaborazione dei cittadini. Da ciò l’appello, del capitano Sergio Vaira, a chiunque sia rimasto vittima delle truffe, o le abbia evitate “in extremis” (come è accaduto a una vecchina che, tornata a casa, è stata dissuasa dalla sorella dal consegnare il denaro), a rivolgersi all’Arma (telefonando al 112), fornendo ogni indicazione che possa rivelarsi utile per identificare i due. Qualche informazione potrebbe arrivare anche da chi, per strada, si è imbattuto in quell’uomo e in quella donna. Intanto i carabinieri stanno informando dei fatti anche istituti di credito e Poste, chiedendo loro un’attenzione supplementare in presenza di prelievi “strani” da parte di anziane.

Il “modus operandi” della coppia è sempre lo stesso: lei avvicina un’anziana (è accaduto nelle vie Roma, Autonomia e Rossini) con la scusa di cercare un fantomatico medico beneficiario di una fantomatica eredità. Poi compare in scena l’uomo che, dopo avere finto di condurre le ricerche, conclude con la notizia della morte del medico. Ma, dato che l’eredità va comunque consegnata a qualcuno, la donna offre all’anziana la possibilità di ricevere una cospicua donazione, a condizione, però, che venga stipulato un apposito atto notarile, per il quale servono alcune migliaia di euro. Così la vittima, nella prospettiva di “guadagnare” una somma niente male (dai 25 ai 50 mila euro), va a casa, o in banca, oppure alle Poste, a prelevare dal proprio conto. Consegna la somma alla donna (in un caso 5 mila euro, negli altri 3 mila e 1.500) e sale in auto con i due. Infine, viene invitata ad acquistare una marca da bollo per l’atto notarile. Così scende dalla vettura per recarsi in tabaccheria e, al suo ritorno, non trova più nessuno.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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