Calenzano, recuperato anche il corpo dell'autista catanese Carmelo Corso: sono 5 le vittime dell'esplosione
L'autotrasportatore, che da anni viveva a Prato, era appena entrato nel deposito di carburante quando è scoppiato l'inferno
E’ stato trovato anche il terzo e ultimo disperso dell’esplosione avvenuta ieri mattina nel deposito di carburanti Eni a Calenzano (Firenze). Sale così a cinque i numero delle vittime morte nell’immediatezza dell’incidente. Si attende comunque la conferma da parte della Procura di Prato.
Tra i corpi recuperati c'è anche quello di Carmelo Corso, 57anni, autista di origini catanesi che ormai da quasi trent'anni viveva e lavorava però in Toscana. Corso era nato a Catania ma dal 1993 si era trasferito a Prato con la famiglia. Viveva nella frazione di Paperino, lascia la moglie e due figli.
Tragico destino
Carmelo Corso era impiegato della Rat, il Raggruppamento autotrasportatori toscani, anche se in passato era stato anche dipendente proprio dell’Eni. Insieme con gli altri quattro autisti delle cisterne che hanno perso la vita nel drammatico incidente, stava facendo il pieno sotto la pensilina del deposito Eni quando c'è stata l'esplosione. L'autista di origini catanese era appena arrivato nel deposito, il suo ingresso era stato registrato alle ore 10,16 di ieri, poi minuti prima dell'inferno.
I feriti
Sono tre le persone ferite nell’esplosione ancora ricoverate: un operaio all’ospedale di Careggi a Firenze e due operai all’ospedale Cisanello a Pisa, uno dei quali trasferito nella serata di ieri dal policlinico fiorentino, considerati in gravi condizioni per le ustioni riportate. Quattro dei ricoverati a Careggi sono già stati dimessi.