Sentenza
Calci e pugni alla compagna, poliziotto condannato
L'uomo, originario di Caltanissetta, e in passato in servizio a Ferrara e a Palermo, avrebbe anche violentato la donna più di una volta
Un poliziotto di 51 anni, originario di Caltanissetta, e in passato in servizio a Ferrara e a Palermo, è stato condannato, con rito abbreviato, dal Gup di Palermo Filippo Serio a quattro anni, otto mesi e 20 giorni di carcere per maltrattamenti familiari, violenza sessuale e lesioni personali in danno della compagna quarantenne. I fatti contestati dall’accusa si sarebbero svolti tra il 2014 e il 2021 a Marsala, Ferrara e Palermo.
La donna si è costituita parte civile, con l’assistenza dell’avvocato Leonardo Genna del Foro di Marsala. Le è stato riconosciuto il risarcimento danni da quantificare in sede civile, con una «provvisionale» immediatamente esecutiva di 5 mila euro. Il poliziotto – per il quale erano già state emesse misure cautelari quali il divieto di avvicinamento e di comunicazione con l’ex compagna, nonché il divieto di dimora – è stato anche interdetto dai pubblici uffici per cinque anni.
Secondo l’accusa avrebbe aggredito la donna, colpendola con calci e pugni, anche quando era incinta, accusandola di avere una relazione con un altro uomo nel periodo in cui si erano lasciati. L’avrebbe, inoltre, violentata in almeno due occasioni, insultata, minacciata e controllato ogni suo spostamento impedendole ogni forma di relazione sociale. In un’altra occasione, sarebbe andato in escandescenze scagliandole addosso il telefono cellulare e colpendola a testate sulla fronte. «Invito le donne a denunciare – ha detto dopo la sentenza la donna dopo, che ha tre figli – anche quando temono di non essere credute per il ruolo o la posizione sociale o di lavoro dei loro uomini. Bisogna farlo anche per dare un esempio positivo ai figli». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA