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Caccia, ambientalisti fanno ricorso al Tar contro il calendario venatorio della Regione

Di Redazione |

Legambiente Sicilia, Wwf e Lipu hanno presentato al Tar la richiesta di revoca e di sospensiva del calendario venatorio 2017/2018 emanato nei giorni scorsi dall’assessore regionale all’Agricoltura, perché non vengono rispettate diverse norme nazionali e i pareri espressi dall’Ispra.

Nei giorni scorsi, inoltre, le associazioni avevano inviato una diffida per chiedere che, quantomeno, il calendario si uniformasse al parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), autorevole organo scientifico cui è attribuita la valutazione tecnica della sostenibilità delle modalità e dei tempi del prelievo venatorio su tutto il territorio nazionale. «Ed invece – si legge in una nota – le scelte della Regione vanno nella direzione opposta: il parere Ispra è stato largamente e gravemente disatteso proprio in materia di specie e periodi».

«Malgrado la nostra diffida – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – e l’invito che abbiamo rivolto al Governo nazionale e a quasi tutti i presidenti di quelle regioni colpite, come non mai, da incendi e siccità di posticipare l’apertura della caccia all’1 ottobre, l’assessore Cracolici, piegandosi ancora una volta alla lobby dei cacciatori, ha emanato un calendario venatorio che anticipa vergognosamente l’avvio della caccia in Sicilia».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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