PALERMO – Quante volte, arrivati al gate di un aeroporto, avete sperato di trovare il finger ed invece vi siete trovati davanti i bus? E quante volte questa operazione vi ha portato ad accumulare almeno 10-15 minuti (se non di più) di attesa o ritardo, oltre alla scomodità del trasferimento con decine di passeggeri ammassati in piedi all’interno di un bus o ai disagi legati all’imbarco sotto la pioggia? Potrebbe sembrare una questione banale, di lana caprina, ma in una società che ha fatto del tempo uno dei beni più preziosi, quei 10-15 minuti che si accumulano a ogni tratta, soprattutto per i frequent flyers, nel tempo diventano ore e giorni persi in attesa di un trasferimento. Se poi capita che l’uso dello sky bridge si trasformi in una sorta di privilegio riservato esclusivamente ad alcune compagnie aeree e a determinate tratte, allora ci potrebbero essere pure gli estremi di un comportamento discriminatorio.
O almeno è ciò che sospettano l’Associazione Cid – Centre For International Development – e lo studio legale Palmigiano, che in una lettera indirizzata alla Aeroporti di Roma spa, società che gestisce lo scalo di Fiumicino, hanno chiesto chiarimenti sull’attribuzione delle zone e, quindi, dei servizi di terra. Sotto la lente dell’Associazione Cid – che da anni opera nel settore della tutela dei consumatori assistita dall’avvocato Alessandro Palmigiano – è finita in particolare la tratta Roma-Palermo operata da Alitalia.
L’Associazione fa sapere di avere ricevuto varie segnalazioni, da parte di passeggeri palermitani, in cui venivano chiesti chiarimenti sul fatto che “i voli operati dalla compagnia Alitalia per la tratta Roma-Palermo vengono quasi sempre assegnati al gate dell’aeroporto della zona B”. L’associazione, che ha come scopo statutario proprio “la promozione di iniziative giuridiche, economiche o sociali tese all’attuazione ed alla difesa dei diritti e degli interessi individuali e collettivi dei consumatori e dei cittadini”, ha deciso di approfondire la questione con l’avvocato Palmigiano, che, tra l’altro, è passeggero frequent flyer Alitalia e vola spesso la tratta Palermo-Roma.
Per questo, ieri, lo studio legale palermitano ha presentato un’istanza di accesso agli atti per ottenere tutta la documentazione degli ultimi 30 giorni relativa all’attribuzione dei gate per i voli di arrivo e partenza Palermo-Roma e Milano-Roma, operati dalla compagnia Alitalia e provvisti di finger. “Con questa iniziativa a tutela dei viaggiatori palermitani e di chi, più in generale, si sposta da e per la Sicilia – spiega l’avvocato Alessandro Palmigiano – vogliamo accertare se c’è una logica, una ratio o qualsiasi altra motivazione nell’attribuzione delle zone. Alla luce delle testimonianze raccolte, qualora dall’accesso risultasse uno schema ‘consolidatò, potrebbe emergere una situazione discriminatoria rispetto a passeggeri che viaggiano altre tratte nazionali, come se vi fossero, usando una espressione calcistica, passeggeri di serie A e di serie B”.