Blitz Kynara: sparisce un panetto di cocaina, il custode "interrogato e pestato"
Nelle carte dell'inchiesta della Squadra Mobile il pestaggio commesso dal boss Michele Vinciguerra, 'u cardunaru.
I conti non tornano. Giacomo Rava- sco, nella primavera del 2021, si accorge che manca un panetto di un chilo di droga con la scritta “Lambo”. I sospetti purtroppo vanno subito nella direzione del suocero Vito Finocchiaro. E in una telefonata - per gli inquirenti inequivocabile - gli dice che non riesce a trovare la «macchina»: «Quella là erano due e poi una me la sono portata». Il custode della droga si precipita a casa del genero, che lo avverte che se non avessero trovato quel panetto rischiavano di pagare 30 mila euro. Inizia una vera e propria caccia al tesoro, ma oltre a una pistola e un telefono la droga non salta fuori.
Ravasco chiede aiuto alla moglie affinché interceda con il padre per farsi dire la verità e in caso avrebbe cercato mettere una buona paura con “lo zio” Michele Vinciguerra. L’indagato poi torna alla carica con Finocchiaro: «Vito... ascolta a me... io non posso corrispondere 30...35 mila euro.. io ti posso dire che me ne posso andare da Catania... mi deve morire mio figlio... ora ho discussioni con mio zio».
La profezia puntualmente si è avverata. In via Piombai c’è il faccia a faccia con Vinciguerra e Alberto Bassetta (genero di quest’ultimo). I due inizialmente - ricostruisce il gip nell’ordinanza - cercano di convincere Finocchiaro a svelare dove il panetto di cocaina fosse nascosto. L’uomo però continua a negare di aver rubato la droga. La discussione degenera in un violento pestaggio che coinvolge anche Ravasco. Entrambi sono massacrati a botte dai due. Prima di andare via il boss dei Cappello intima Finocchiaro di “ritrovare il panetto”. Inoltre lo minaccia di pesanti conseguenze in caso avesse scoperto che sta mentendo: «Ora io giro... ora io giro.. se trovo la cosa.. se trovo la cosa... e mi dicono che sei tu... e sono a casa tua.. va bene... te ne puoi andare... che devi fare...».
Finocchiaro in un moto d’ira confessa a Bassetta di essere pronto a prendere le contromisure: «Se li vedo spuntare qua... sulla vita dei bambini.... vedi che prendo la pistola e gli sparo...».
Il panetto “incriminato” è da restituire allo zio Saverio Zoccoli (“concessionario della droga calabrese”, lo ha definito il questore Calvino). La droga non è ritrovata, Finocchiaro sarebbe stato costretto a risarcire la perdita. Versando una cifra ogni mese. Per i narcos di Vinciguerra non ci sono alibi: chi sbaglia, paga.