I carabinieri della compagnia e gli agenti di polizia del commissariato di Bagheria (Pa) hanno eseguito un’ordinanza cautelare in carcere nei confronti di quattro persone, accusate a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, trasporto, cessione, commercio e vendita di droga. Nell’inchiesta, coordinata dal Procuratore Salvatore De Luca della Dda, sono indagate altre 25 persone nei confronti delle quali si stanno eseguendo decreti di perquisizione. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Palermo.
Le indagini sono andate avanti dal 2016 al 2018 e hanno permesso di scoprire una base di spaccio a Bagheria dove veniva venduta cocaina, eroina e hashish nelle province di Palermo e Trapani. I 4 destinatari dell’ordinanza cautelare, a metà settembre 2021, erano già stati arrestati nell’ambito dell’indagine "Persefone", sempre coordinata dalla Dda, in esecuzione di un’altra misura cautelare per associazione per delinquere di tipo mafioso, finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e vendita di armi clandestine, estorsione, lesioni personali aggravate, reati tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose.
L’indagine era partita da una violenta rapina ad un anziano compiuta a Bagheria. Nel corso dell’attività erano già state arrestate quattro persone in flagranza di reato e sequestrati circa 110 grammi di cocaina e 170 grammi di eroina.
In carcere sono finiti Nicolò Cannata, 35 anni; Giuseppe Cannata, 37 anni; Fabio Tripoli, 31 anni e Antonino Bartolomeo Scaduto, 26 anni. Il gip Antonella Consiglio nell’ordinanza ha disposto anche il sequestro di tre auto e una moto nella disponibilità di Nicolò Cannata e due auto e una moto nella disponibilità di Giuseppe Cannata.