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Biancavilla, pertecipò a una rissa e poi nascose un’arma: arrestato

Di Redazione |

CATANIA – La Compagnia dei Carabinieri di Paternò ha arrestato a Biancavilla il ventenne Vito Marino, rimasto coinvolto in una rissa sfociata poi in una sparatoria avvenuta in paese nel settembre 2018 in via dell’Uva. Per quella sparatoria è stata arrestato Riccardo Pelleriti, 24 anni, accusato di aver esploso un colpo d’arma da fuoco contro Davide Galati Massaro.

Il diverbio tra i due era cominciato ad Adrano, a causa di un incidente avvenuto tra uno scooter e un’auto. Il conducente dell’auto, Pelleriti, era stato inseguito da un gruppo di adraniti, fino alla propria abitazione, nella zona di via dell’Uva di Biancavilla. La diatriba si era trasformata in una vera e propria rissa con la partecipazione di un cospicuo numero di persone, fino al drammatico epilogo.

Il mese successivo alla sparatoria, i carabinieri avevano individuato 5 soggetti partecipanti alla rissa: inoltre, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio, i militari avevano rinvenuto, occultato in un terreno abbandonato adiacente alla palazzina di via dell’Uva 40 di Biancavilla, un fucile d’assalto “Kalashnikov” modello AK47, con colpo in canna, completo di caricatore con all’interno 6 cartucce calibro 7,62, nonché ulteriori 5 cartucce dello stesso calibro, classificati come arma e munizionamento da “guerra” di provenienza clandestina. Gli esami balistici condotti dal RIS di Messina avevano confermato che l’arma da guerra utilizzata durante l’aggressione era proprio quella rinvenuta dai militari.

Vito Marino, il ventenne arrestato oggi e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza, oltre che essere indicati dai carabinieri come attivo partecipante alla rissa, aveva materialmente occultato l’arma da guerra nell’adiacente terreno incolto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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