CATANIA – «Si tratta di sforzi che servono a dare una percezione ai cittadini che vivono a Adrano, Paternò e Biancavilla. Il fatto che vi siano state delle attività in cui abbiamo potuto contare, anche se solo in parte, sulle denunce da parte di cittadini dimostra che vi e una crescente fiducia. Ma noi, che siamo abituati ad avere il polso della situazione, ci rendiamo conto che ancora le città non sono libere da questo fenomeno». Lo ha detto, commentando l’operazione “Città blindata”, il procuratore della Repubblica a Catania Carmelo Zuccaro, che ha aggiunto: «Queste città ne sono ancora fortemente condizionate – ha concluso Zuccaro – ma questo ci stimola ad andare avanti perché ci rendiamo conto che il nostro lavoro i risultati li consegue. Ovviamente non possiamo cantare vittoria perché ancora dobbiamo fare molto ma questa e una consapevolezza che nella nostra procura nelle forze di polizia è ben chiara».
«Lo Stato – ha concluso Zuccaro rivolgendosi agli abitanti di Adrano, Paternò e Biancavilla – non si dimentica di voi. Gli investigatori sono assolutamente attivi e pronti ad intervenire quando ovviamente vi è da parte loro la possibilità di fornirci delle prove che possono essere immediatamente spese».
Intanto, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno si è voluto congratulae con gli investgiatori per l’indagine: «Il mio plauso e la mia gratitudine – ha detto – al lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine e dalla Procura di Catania guidata da Carmelo Zuccaro. L’operazione “Città blindata” è anche un richiamo, per nulla scontato, a non abbassare mai la guardia nei confronti di una criminalità organizzata che sbatterà sempre contro un apparato investigativo di altissimo livello e sulla determinazione della gente perbene».