Edilizia Giudiziaria
Barriere architettoniche al Tribunale di Catania, l’avvocato disabile: «Abbatterle è un atto di civiltà»
Ieri c'è stato un sopralluogo con il delegato della Corte d'Appello, il giudice Sebastiano Mignemi.
All’avvocato Francesco Sanfilippo non piace parlare di «battaglia» quando si discute dell’abbattimento delle barriere architettoniche. «È solo una questione di civiltà». Il legale, che da 15 anni esercita la professione forense e frequenta le aule di giustizia con la sua sedia a rotelle, da diverso tempo ha alzato la voce sulla necessità di rendere accessibile il Tribunale di Catania. Il suo grido è stato trasformato anche in un’interrogazione da parte del deputato regionale all’Ars, Ismaele La Vardera.Ma ieri è stata una giornata da segnare in agenda. Infatti l’avvocato Sanfilippo ha incontrato il giudice Sebastiano Mignemi, che da poco ha ricevuto l’incarico di delegato per l’abbattimento delle barriere architettoniche della Corte d’Appello.
«L’incontro e il sopralluogo sono andati abbastanza bene. Per la prima volta c’è stata un’importante apertura e presa di posizione da parte della Corte d’Appello», dice Sanfilippo al termine del tour con Mignemi, che ha dimostrato «sensibilità» e importante «capacità d’ascolto». «Abbiamo fatto una ricognizione del Palazzo di Giustizia di piazza Verga e sono state fissate alcune priorità, prima fra tutte – spiega Sanfilippo – la messa in sicurezza della rampa ubicata in prossimità dell’accesso principale del palazzo». Lunedì mattina verranno anche alcuni tecnici dell’avvocato per «vedere se c’è la possibilità di montare una rampa e un montascale nell’ingresso secondario di via Vincenzo Giuffrida». Programmato anche il posizionamente di alcune rampe in Corte d’Appello e lo spostamento di alcuni arredi.Sull’ex Pretura di via Francesco Crispi dovrebbe essere inviata «una missiva al Comune per poter realizzare due rampe nel marciapiedi poiché attualmente ne è sprovvisto».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA