IL CASO
Autodromo di Pergusa in liquidazione, qualcosa non quadra. Il sindaco di Enna: «Troppe stranezze. Ma ricostituiremo l’Ente»
Maurizio Dipietro denuncia una serie di intrecci e interesse e si dice pronto a presentare denunce alla magistratura
Fanno parecchio rumore le dichiarazioni del sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, sullo scioglimento del Consorzio Ente Autodromo di cui il Comune di Enna era socio al pari del Libero Consorzio Comunale e dell’Aci.
«La vicenda della cessazione dell’efficacia dell’Ente Autodromo di Pergusa ha tante “stranezze”» premette subito Dipietro con dichiarazioni di fuoco che faranno discutere a lungo.
Alla scadenza della proroga statutaria del 2 agosto, il consiglio comunale di Enna aveva votato contro la proroga abbandonando, di fatto, il Consorzio e a ruota lo stesso hanno fatto gli altri due soci che pochi giorni prima avevano però proposto una proroga di un anno (la proposta di Dipietro era di tre anni).Le forze consiliari a sostegno di Dipietro (11 consiglieri) avevano votato a favore, le opposizioni (13 consiglieri) contro ritenendo che questa scelta ridarà slancio all’autodromo ed è figlia di una gestione non soddisfacente; tra questi, però, i consiglieri comunale della Nuova Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro hanno spiegato che il no non era contro l’autodromo ma un atto politico contro l’amministrazione comunale ed il sindaco. Voti che sono però stati decisivi per liquidare il Consorzio.
Per Dipietro in questa vicenda ci sono aspetti poco chiari ed anticipa l’intenzione di presentare delle denunce se così fosse.
Telefonate e messaggi
E a proposito di quelle che chiama “stranezze” dice: «La più grave consiste in una telefonata ed in un messaggio che ho ricevuto nel pomeriggio di mercoledì 31 luglio quando il rappresentante del Libero Consorzio e quello dell’ACI Enna erano riuniti per non deliberare la proroga di un anno che pure era la loro proposta e che il giorno precedente era stata bocciata dall’opposizione consiliare. Adesso non posso riferire nulla di più preciso perché ho dato mandato a legali di mia fiducia di approfondire gli aspetti giuridici di telefonate e messaggi. Ove avessero rilevanza penale, non potrei non denunciare i fatti alla magistratura e solo successivamente potrei formulare anche considerazioni politiche sulle “stranezze”».
Tutta la vicenda per Dipietro è surreale: «L’opposizione consiliare non approva la proroga di un anno, in tal modo decretando la fine della partecipazione del Comune all’Ente consortile, e dichiara di non avere voluto determinare la fuoruscita del Comune dall’Ente Autodromo men che mai la fine dell’Ente; il rappresentante dell’ACI che insieme alla commissaria del Libero Consorzio, si, commissaria, del genere di quelli dichiarati costituzionalmente illegittimi un anno addietro dalla Corte Costituzionale, ha deliberato di non prorogare il termine di scadenza dell’Ente Autodromo così decretandone la morte naturale alla mezzanotte del 1 agosto, nega invece ogni responsabilità sull’accaduto. Sembra di essere su scherzi a parte se non fosse che un esercizio così approssimativo ed irresponsabile della funzione pubblica arreca un gravissimo pregiudizio alla collettività come non ha mancato di fare notare uno dei figli più prestigiosi della nostra terra, il Cavaliere del Lavoro Giovanni Arena».
Per il sindaco dai consiglieri comunali «nessuna idea se non un generico giudizio negativo sulla governance dell’Ente Autodromo che è la vera ed unica ragione di questo strano intreccio di interessi tra enti diversi. Hanno scelto di fare uno strappo, hanno trovato un modo per restare nella storia come quelli che hanno chiuso uno dei capitoli più luminosi della storia della nostra città».
Dipietro ha quindi aggiunto «per quanto ci riguarda unitamente ai consiglieri che sostengono la mia amministrazione lavoreremo per limitare i danni di questa assurda situazione, penso in primo luogo alla messa in mobilità del personale dell’ente che aveva trovato da poco la stabilizzazione dopo tanto precariato; penso al rapporto contrattuale con la Pirelli, agli eventi che erano in cantiere ed a quelli che stavano per essere varati per il 2025. Lavoreremo anche per ricostituire un ente che possa efficacemente gestire le tante potenzialità della conca pergusina che dovranno essere indagate con scrupolo e professionalità guardando ai prossimi decenni e non alle simpatie o antipatie contingenti».
Alla domanda sul possibile coinvolgimento dei privati nel futuro Consorzio, Dipietro risponde così: «Prima di chiedersi “con chi ?” bisognerebbe domandarsi “per fare cosa ?”. Bisognerà mettersi intorno ad un tavolo e cercare i partners migliori per le finalità che saranno individuate. Sarà un percorso lungo e nel frattempo a Pergusa ci sarà soltanto un liquidatore cioè colui che celebrerà il funerale al glorioso Ente Autodromo di Pergusa».
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