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Augusta, scoperto traffico di carburanti tra Bulgaria e Sicilia

Di Redazione |

SIRACUSA – La Guardia di finanza sta eseguendo un sequestro preventivo di un deposito carburanti in contrada Costa Pisone ad Augusta, nel Siracusano, e di 8 milioni 679 mila euro alla società proprietaria del deposito ed al rappresentante legale. Il reato ipotizzato dalle Fiamme Gialle di Augusta è contrabbando di prodotti petroliferi. Gli investigatori hanno scoperto un traffico illecito di gasolio proveniente dai Balcani, venduto «in nero» in Italia.

Secondo i militari, coordinati dal capitano Danilo Nicotra, il carburante, acquistato dalla Slovenia tramite l’intermediazione di due società di diritto maltese e bulgaro, raggiungeva il territorio comunitario in regime di sospensione d’imposta, per poi essere destinato ai terminal ferroviari di Milano e Catania Bicocca, sotto forma di olio lubrificante, tecnicamente definito «mlo». Il prodotto è risultato essere gasolio.

In realtà dopo aver raggiunto il terminal delle ferrovie di Catania Bicocca all’interno di container il combustibile, formalmente destinato a Malta e in Bulgaria, confluiva in un deposito carburanti ad Augusta gestito da Lubricarbo srl, reale destinatario di svariate partite di merce, ammontanti a oltre 13 milioni di litri, pari a circa 11.500 tonnellate, recapitate tra settembre 2017 e aprile 2018. Il gasolio veniva venduto in nero a una rete di distributori su strada. Gli oneri fiscali sono rimasti a carico di un’altra società, la cui partita Iva risultava essere cessata dal dicembre del 2017, pregiudicando ogni tipo di introito nei confronti dell’Erario.

Il meccanismo fraudolento avrebbe consentito l’evasione delle imposte dovute, per oltre 8 milioni di euro, somma oggetto del provvedimento di sequestro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA