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Augusta, detenuto in regime psichiatrico mette cella a soqquadro e minaccia agenti

La denuncia è di Calogero "Lillo" Navarra, segretario per la Sicilia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria

Di Redazione |

“Torna al centro delle cronache la Sicilia penitenziaria: teatro dell’assurdo episodio, ancora una volta, la Casa di reclusione di Augusta, già al centro delle cronache per analoghi fatti violenti accaduti tra le sbarre” di Augusta”. E’ quanto racconta Calogero “Lillo” Navarra, segretario per la Sicilia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “La notte di domenica 18 agosto ha visto per protagonista un detenuto che si era già reso autore di altre aggressioni ed era sottoposto a regime di 14 Bis; ha messo a soqquadro la cella dove era ristretto e data a fuoco e minacciato i colleghi, assumendo comportamenti contrari all’ordine ed alla sicurezza interna”, afferma il sindacalista del SAPPE rimarcando che “il carcere di Augusta fino a non poco tempo fa costituiva un’eccellenza in tutta la Regione: ad oggi non è più così. Purtroppo, la situazione è devastante in tutti gli istituti d’Italia ma la Sicilia e Augusta in particolar modo risente molto anche della cattiva gestione del Provveditorato dei detenuti che si rendono autori di aggressione a danno del personale di polizia penitenziaria che da tempo il Sappe denuncia, alcuni giorni fa invece di trasferirlo fuori regione alla C.R. di Noto hanno portato un rivoltoso che ha partecipato alla rivolta di Trapani, la situazione non è delle migliori come si può capire”.

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