ROMA – Almeno venti civili, italiani e giapponesi, sono stati uccisi nell’assalto jihadista al caffè di Dacca, in Bangladesh, liberato stamattina all’alba da un blitz delle forze speciali. Le vittime, come ha riferito il Telegraph citando un soccorritore ed un ufficiale, sono state sgozzate. Tra gli ostaggi nel bar preso di mira dai terroristi c’era anche una imprenditrice di Catania, Adele Puglisi, 50 anni, di cui non si hanno notizie. Un altro degli ostaggi tratti in salvo durante il blitz ha raccontato che i jihadisti avrebbero risparmiato chi dimostrava di saper recitare il Corano, mentre gli altri sono stati torturati. Il premier italiano Renzi, che è stato in riunione per oltre un’ora a Palazzo Chigi con il ministro degli Esteri Gentiloni, ha annunciato che “un velivolo della presidenza del consiglio è in volo verso Dacca” e che “notizie ufficialì verranno date prima alle famiglie delle vittime”. “Davanti alla tragedia dell’estremismo radicale, credo sia il momento in cui l’Italia unita dia un messaggio di dolore e compassione – ha aggiunto – Piangiamo lacrime di solidarietà e cordoglio, ma è anche il momento di lanciare un messaggio di determinazione: l’Italia non arretra davanti alla follia di chi vuole disintegrare la vita quotidiana, siamo colpiti ma non piegati”.
GLI ITALIANI
La presenza nel locale di 11 italiani è stata confermata dalla Farnesina. Uno di essi è riuscito a fuggire: Gianni Boschetti, che vive nel paese da 25 anni e che si trovava nel locale insieme con la moglie. Tre le vittime itailane per ora accertate nella strage all’Holey Artisan Baker di Dacca. Si tratta di Cristian Rossi, di Feletto Umberto (Udine) ex manager della grande catena Bernardi, che ora faceva il consulente per aziende italiane di abbigliamento, Marco Tondat, giovane imprenditore nel settore tessile, di Cordovado (Pordenone), e Nadia Benedetti, viterbese, managing director della StudioTex Limited, azienda con sede principale a Londra, nel Regno Unito, e una succursale proprio a Dacca. Ancora non sono stati riconosciuti i corpi, ma le speranze che non si tratti di loro sono minime.
Non si hanno notizie delle persone che erano con loro: Adele Puglisi, imprenditrice nel campo dell’abbigliamento, originaria di Catania, che lavora molto con l’Asia e che proprio questa mattina avrebbe dovuto fare rientro in Italia e poi in Sicilia, a Catania dove ha una casa in via Barbagallo Pittà; Simona Monti, 33 anni, di Magliano Sabina, che da tempo viveva nella capitale del Bangladesh e, dalle prime informazioni, sembrerebbe lavorare nel locale preso d’assalto.
Come detto, erano 11 in tutto gli italiani al ristorante caffetteria: uno di loro, Gianni Boschetti, si è salvato, riuscendo a fuggire appena prima dell’assalto. Al momento dell’attacco «c’era un tavolo occupato da numerosi italiani», ha detto oggi a Dacca Gianni Boschetti, che da 25 anni vive in Bangladesh ed opera nel settore tessile. «Io sono riuscito a mettermi in salvo – ha solo precisato parlando con un amico – ma adesso sono angosciato perché non so nulla della sorte del gruppo». Nelle prime fasi dell’attacco Boschetti è riuscito a gettarsi fuori dal locale e a salvarsi, ma non ha più saputo nulla della moglie e delle altre persone rimaste all’interno.
IL BLITZ
E’ scattato alle 7.40 ora locale, le 3.40 in Italia, il blitz delle forze speciali nel ristorante Holey Artisan Bakery nella capitale del Bangladesh. Qui, ieri sera alle 21.20 ora locale (le 17.20 in Italia), un commando di terroristi islamici aveva preso in ostaggio almeno 35 persone, di cui una ventina stranieri (fra questi almeno sette italiani), dopo aver ucciso due poliziotti. Nell’assalto al caffè dove si erano asserragliati dai sette ai dieci terroristi sono stati impiegati oltre un centinaio di uomini del Battaglione di azione rapida. Le teste di cuoio nella notte avevano cercato di trattare con i miliziani, senza risultato. Un sito legato all’Isis, Amaq, che aveva già pubblicato la rivendicazione del Califfato, ha diffuso foto di presunte vittime all’interno del ristorante: cinque o sei cadaveri di donne e uomini per terra, in pozze di sangue, fra i tavoli con ancora i resti della cena.
La premier bengalese Hasina ha riferito che un terrorista, ferito, è stato arrestato, aggiungendo che 13 ostaggi sono stati liberati e sei assalitori sono stati uccisi nel blitz. ‘E’ stato un atto odioso. Il mio governo è determinato a sradicare il terrorismò, ha detto. Fonti ufficiali riferiscono anche della morte di due poliziotti. Gli ostaggi soccorsi sono stati portati in ospedale.