Archeologia e turismo: al via il rilancio di Mozia tra restauri, tecnologia e bike sharing

Di Redazione / 30 Dicembre 2019

PALERMO – «Un altro impegno assunto dal mio governo che, in meno di quattro mesi, è stato mantenuto”. Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, che lo scorso primo settembre si era recato a Mozia e aveva parlato del Piano portato avanti per il rilancio dell’Isola che si trova nello Stagnone di Marsala, annuncia che la Regione siciliana, attraverso la soprintendenza dei Beni culturali di Trapani, ha appena stipulato con la ditta aggiudicataria – la Ar Arte e restauro – anche il contratto per l’intervento di riqualificazione ambientale, di restauro archeologico e di valorizzazione dell’ex cittadina fenicia. “A questi altri lavori – spiega il governatore – abbiamo destinato le risorse del Po Fesr 2014-2020 per oltre un milione e 600mila euro”.

«Mozia rappresenta un unicum di eccezionale valore nel panorama mondiale dell’archeologia, come testimonianza ancora integra della civiltà fenicia – prosegue Musumeci -, ma è anche allo stesso tempo uno dei contesti ambientali e paesaggistici meglio conservati. Qui la laguna, le saline, le vigne, la flora e la fauna di terra e di mare esercitano da sempre un fortissimo richiamo per i turisti provenienti da ogni parte del mondo. Si tratta, senza dubbio, di una delle tante perle naturali del nostro territorio che bisogna proteggere e valorizzare».

Si interverrà, in modo capillare, sui monumenti archeologici agendo anzitutto sulle strutture murarie: dal “Luogo di arsione” al “Santuario di Cappiddazzu”, dalla zona di “Porta Nord2 a quella delle “Fortificazioni”. E, ancora, la “Casa dei Mosaici”, la “Casermetta”, la zona di “Porta Sud”, le zone Zone A e B dell’isola e il “Kothon”. Complessivamente, per l’isola di Mozia, il governo Musumeci ha investito quattro milioni e mezzo di euro. 

I primi lavori, che furono avviati su input dell’assessore Sebastiano Tusa, sono già in fase avanzata di realizzazione e riguardano il rilevamento topografico, la sistemazione del verde e degli arredi esterni, nuovi sentieri in terra battuta e anche una rete dati wi-fi. Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di un archivio informatico su base cartografica per la gestione dei dati archeologici territoriali. A ciò si aggiungono una serie di servizi finalizzati a migliorare la gestione e a potenziare la capacità di attrazione turistica: la creazione di una rete geodetica, utile alla realizzazione di tutte le infrastrutture informatiche; l’esecuzione di un rilievo aerofotogrammetrico dell’intera isola; la creazione di un Sistema informativo territoriale (Sit); il posizionamento in punti strategici di alcuni cannocchiali Focus, strumenti per l’osservazione naturale assistita con relativa banca dati ipermediale multilingue.

E’ previsto, inoltre, un servizio di bike-sharing con due tipologie di mezzi: la classica bici a pedali e quella a pedalata assistita. Le biciclette saranno tutte dotate di antenna Gps ed equipaggiate con telecamera per un’esperienza innovativa. Sarà, infatti, possibile girare per Mozia con il mezzo ecologico per eccellenza e, grazie a un’App, condividere i contenuti video sulle piattaforme social. «Non abbiamo trascurato alcun aspetto – conclude il presidente Musumeci – per preservare il grande patrimonio che ha reso celebre Mozia in tutto il mondo e per dotarla, allo stesso tempo, di strumenti moderni che consentano di apprezzarla fino in fondo, rendendola ancora più interessante e confortevole».

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Tag: archeologia bike sharing mozia nello musumeci regione siciliana restauro