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Angela Isaac, l'”angelo” di via Etnea: «Nessuno si muoveva per salvare quell’uomo e allora sono andata io»

La giovane nigeriana, madre di un bimbo di due anni, è balzata agli onori della cronaca per il gesto compiuto ieri nel pieno del maltempo a Catania

Di Maria Elena Quaiotti |

Non ci aspettavamo certo che rispondesse proprio lei, ieri intorno alle 16.30, al telefono del bar Pellegrino di via Etnea 198. E invece lo ha fatto, dopo una mattinata di “ordinaria follia” in cui è diventata suo malgrado protagonista per un gesto istintivo, unica a compierlo, cioè il salvataggio di un uomo in difficoltà in una via Etnea diventata “fiume” e mettendo a rischio anche la sua stessa incolumità. Tutto ciò mentre altri, va detto, stavano a guardare. O peggio, a filmare per poi far rimbalzare il video sui social che, manco a dirlo, è diventato subito virale.

“Lei” è Angela Isaac, 28 anni, da sei è a Catania e ha un bimbo di due anni. Da circa un anno è dipendente del bar Pellegrino. Nigeriana, parla perfettamente italiano e al bar lavora ogni mattina. Ieri come ogni giorno si era recata al lavoro e, nonostante l’allerta meteo annunciata, erano stati messi fuori sedie e tavolini che, in quella mezz’ora di pioggia davvero forte, sono stati trascinati via. Qui inizia il suo racconto. «Verso le 8.30 stavo cercando di recuperare sedie e tavoli – dice – quando, alzando lo sguardo, ho visto in mezzo a via Etnea allagata un signore in difficoltà. Era caduto dal motorino e stava cercando di trattenerlo, si vedeva che stava male perciò non ci ho veramente pensato, ho mollato tutto e sono corsa verso di lui, dentro l’acqua alta, per cercare di portarlo in salvo. Sono riuscita a trascinarlo dentro un negozio di fronte. Non ho più saputo niente di lui, poi è andato via. Spero stia bene».

Sai che c’è un video social che immortala il tuo gesto, che definire eroico è poco? «Inizio anche io a sentirmi una salvatrice – aggiunge con umiltà e tutta la naturalezza del mondo -, in realtà ricordo che c’era altra gente, anche uomini, ma nessuno si muoveva per salvare il signore. Così sono andata io. Non conosco chi ha fatto il video, certo mi aspettavo che magari qualcuno venisse ad aiutarmi, ho dovuto usare tutte le mie forze, la corrente era fortissima e non è stato semplice. Solo una volta arrivati all’ingresso di un negozio sono accorse altre persone, lì ho pensato di aver fatto tutto ciò che avrei potuto. E sono tornata al lavoro».

Nel video si vede chiaramente, Angela non ha perso neanche per un attimo la lucidità e ha davvero utilizzato tutte le forze a sua disposizione, forse più di quelle che mai avrebbe pensato di avere, per compiere un gesto di grande civiltà. Come detto, unica a farlo, mentre altri guardavano.L’accaduto non è certo sfuggito al sindaco Enrico Trantino, che ha voluto subito rintracciare Angela e mettersi in contatto con lei, «per adesso – ha detto il sindaco a La Sicilia – le ho parlato e l’ho ringraziata». Non abbiamo fatto in tempo a dirgli che meriterebbe un riconoscimento pubblico e ufficiale, che ci ha anticipato, «ci stiamo già pensando».

«Sì, ho parlato con il sindaco – conferma Angela – per ora solo al telefono, stiamo aspettando di incontrarlo e ci ha assicurato avverrà presto. Per me sarà un vero piacere, ma io sento di aver fatto solo il mio dovere, come avrei voluto avrebbero fatto altri se io mi fossi trovata in difficoltà».E, intanto, il Mec (movimento elettori consumatori) ha chiesto all’Amministrazione di attivarsi perché il ministero degli Interni riconosca ad Angela immediatamente la cittadinanza italiana.

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