Anci Sicilia: grave che privati tengano in scacco i comuni
Anci Sicilia: grave che privati tengano in scacco i comuni
Un incontro urgente con Regione e Comuni siciliani per affrontare “una volta per tutte un’emergenza che dura da troppo tempo e che rischia di mettere a repentaglio la salute dei nostri concittadini”. È la richiesta che l’ufficio di presidenza dell’AnciSicilia, riunitosi nel pomeriggio a Villa Niscemi, a Palermo,
ha avanzato ufficialmente al Governo nazionale. La richiesta arriva nel giorno in cui il vertice, convocato dall’assessore regionale Vania Contrafatto con i vertici della Catanzaro Costruzioni che gestisce la discarica di Siculiana, nell’Agrigentino ha scongiurato l’emergenza rifiuti per una cinquantina di Comuni del Palermitano. La ditta Catanzaro, infatti, aveva respinto inizialmente la richiesta contenuta nell’ordinanza del 14 gennaio scorso firmata dal governatore
Rosario Crocetta nella quale veniva richiesto di aumentare la quantità massima di spazzatura (da 800 a 1.300 tonnellate al giorno) da destinare alla discarica di Siculiana. Solo il vertice del pomeriggio ha sbloccato la situazione, permettendo nuovamente ai comuni del Palermitano di abbancare l’immondizia nella discarica dell’Agrigentino.
“È inaccettabile che le imprese private, che in Sicilia gestiscono le discariche, continuino a tenere in scacco i Comuni, condizionando negativamente la vita dei nostri concittadini” dice adesso Leoluca Orlando, presidente di AnciSicilia. L’associazione da tempo denuncia “lo stato di calamità istituzionale” in cui versa la Regione siciliana. “È necessario un intervento urgente che ponga fine alle eterne liquidazioni degli Ato e che avvii, nel più breve tempo
possibile, le riforma del Sistema integrato dei rifiuti” dice il presidente Orlando.
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