Amt-Sostare, la fusione comincia male: i sindacati lasciano il tavolo

Di Redazione / 07 Novembre 2019

CATANIA – Comincia male la fusione tra l’Azienda municipale trasporti e Sostare.  I rappresentanti di Cgil Cisl, Uil e UGL di Catania insieme alle sigle di categoria del settore trasporti e terziario, oggi pomeriggio hanno abbandonato ancora prima che iniziasse, la riunione di Palazzo degli Elefanti  sull’ipotesi di fusione tra le due società partecipate del Comune di Catania. 

La decisione è stata presa «a seguito del fatto che non sarebbe stato presente il primo cittadino Salvo Pogliese e che le condizioni stesse della sala non erano adatte ad una discussione serena e ordinata su un tema così delicato. Una riunione così organizzata avrebbe avuto puro valore formale e in un clima da ‘curva Sud’, mentre il fatto che si decida il destino di circa 1000 lavoratori necessita di ben altra procedura. Due importanti aziende si fondono, e non servirebbe a nulla ridurre il tutto ad un mero momento di ascolto».


«Solo per senso di responsabilità nei confronti della città e dei lavoratori – prosegue la nota – i sindacalisti hanno scelto di allontanarsi e ora chiedono ufficialmente una nuova convocazione  ben organizzata, alla quale partecipino solo le sigle con diritto di rappresentanza, in presenza del sindaco di Catania, e in un clima di ascolto e  confronto possibile. Il rispetto per le questioni più importanti per il futuro della città passa per la concertazione e per l’esercizio reale di essa, che implica confronti veri, condivisioni democratiche e ascolto non solo formale. Se il confronto non sarà avviato, i sindacati firmatari dei contratti collettivi nazionali,  si vedranno costretti a chiedere il blocco del processo di fusione».


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