Agrigento, condannato il primo scafista degli sbarchi-fantasma

Di Redazione / 30 Ottobre 2017

AGRIGENTO – Una condanna a 7 anni di reclusione è stata inflitta al primo presunto scafista di sbarchi “fantasma”, intercettato e fermato dalle motovedette della Guardia di Finanza di Porto Empedocle, lo scorso 22 settembre, nelle acque antistanti il comune di Realmonte, a bordo di un peschereccio con il quale tentava la fuga per rientrare in Tunisia. Si tratta di Saber Chayah, 27 anni, tunisino, arrestato dai militari della Sezione operativa navale della Guardia di finanza di Porto Empedocle al termine di un inseguimento in mare, dopo che aveva scaricato numerosi migranti sul territorio italiano.

L’extracomunitario, entrato in Italia altre cinque volte fornendo altrettante false generalità, con un’imbarcazione in legno della lunghezza di circa 12 metri, “non battente alcuna bandiera e non riportante alcuna sigla sullo scafo”, è accusato di avere effettuato il trasporto di oltre 45 cittadini extracomunitari dalla Tunisia verso l’Italia, procurando loro l’ingresso illegale nel territorio italiano, facendosi pagare per il trasporto un compenso di 2.5 milioni di dinari tunisini, corrispondenti a circa 750 euro a persona.

Grazie alle testimonianze raccolte nel corso delle indagini svolte, l’uomo è stato riconosciuto colpevole di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, false generalità e resistenza a nave da guerra perchè ha violato l’ordine delle Fiamme Gialle di fermarsi per essere sottoposto a controllo, gettando in mare cellulare e navigatore e proseguendo la marcia a tutta velocità verso la Tunisia. La sentenza è stata emessa dal collegio di giudici del Tribunale di Agrigento, presieduto da Luisa Turco. Il pubblico ministero, Salvatore Vella, aveva richiesto una condanna a 11 anni di reclusione.

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