TRASPORTO AEREO
Aerolinee siciliane querela Sac dopo il no allo spazio a Fontanarossa
Il presidente della compagnia aerea accusa l'amministratore delegato dell'aeroporto di ostacolare la società isolana
La società ad azionariato popolare Aerolinee Siciliane Spa, che vuole realizzare una compagnia di bandiera siciliana, ha querelato l’amministratore delegato dei Sac, Nico Torrisi, per alcune affermazioni contenute in un articolo pubblicato sul nostro quotidiano il 6 novembre scorso.
Il presidente del consiglio di gestione di Aerolinee Siciliane SpA Luigi Crispino dice: «Gli azionisti della nostra impresa hanno per volontà e statuto la finalità di far tornare la Sicilia a produrre ricchezza e posti di lavoro. È con sgomento che abbiamo appreso che ci sono funzionari e amministratori di società pubbliche che invece di favorire i contribuenti che pagano loro lo stipendio, si permettono di compiere atti e dichiarazioni pubbliche a nostro avviso lesive e denigratorie che di fatto impediscono l’esercizio del diritto d’impresa ai siciliani. Per tutelare gli interessi della Sicilia e dei Siciliani abbiamo depositato una querela per ottenere giustizia ma soprattutto per affermare la volontà di crescita economica e civile nella nostra terra».
Aerolinee Siciliane afferma che «la resistenza di Sac Spa a concedere spazi liberi e inutilizzati per l’assistenza agli aerei della compagnia, sta producendo gravi ritardi nell’iter di certificazione».
«Speriamo – conclude Crispino – che finisca il silenzio, che sa tanto di connivenza, della politica di maggioranza e di opposizione, ove esista. Un’impresa siciliana, al momento, non trova ospitalità e pari trattamento nella propria terra, garantite invece alle imprese estere. Facciamo notare che Ryanair è stata ricevuta a Palazzo d’Orleans, mentre a noi non viene concesso nemmeno il diritto ad appena ottanta metri quadri, peraltro liberi, disponibili e che SAC sa di dover affittare, per l’attività ordinaria. Sottolineiamo che con i milioni di contributi dati ad altre compagnie, Aerolinee Siciliane avrebbe più che garantito la crescita che la Sicilia merita e senza le tariffe da capogiro pagate persino quest’anno da chi è tornato a casa per le feste di Natale».