Ad Agrigento,il primo albergo-museo con reperti greci, romani e bizantini
Ad Agrigento, il primo albergo museo con reperti greci, romani e bizantini
Nell’hotel una Museum suite in cui l’ospite potrà godere di una esposizione privata FOTO
AGRIGENTO – Un albergo-museo, il primo nel suo genere, apre ad Agrigento. L’Hotel Costazzurra Museum & Spa inaugura infattti nelle sue sale l’esposizione permanente della Collezione La Gaipa. Si tratta di una raccolta di reperti archeologici risalenti prevalentemente al V e IV secolo avanti Cristo che per la prima volta vengono esposti al pubblico in forma permanente, offrendo così l’opportunità unica di arricchire il soggiorno dei viaggiatori con una straordinaria esperienza museale in situ.
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Fra le possibilità anche quella di soggiornare in una Museum Suite in cui l’ospite può godere dell’esposizione privata di alcuni pezzi della collezione. Il Costazzurra si trova a ridosso della Valle dei Templi di Agrigento, il parco archeologico più grande del mondo, Patrimonio dell’Umanità, tutelato dall’Unesco, a poche centinaia di metri dal luogo in cui sorgeva l’Emporium, il porto dell’antica Akragas. Fra i collaboratori dell’hotel anche dei giovani archeologi che quotidianamente aprono le teche per consentire agli ospiti di provare l’esperienza di toccare con mano alcuni dei reperti e offrire loro l’emozione di tenere un pezzo di Storia nelle proprie mani.
L’esposizione si compone di reperti prevalentemente originari della Magna Grecia e risalenti al V e IV secolo avanti Cristo. A questi pezzi se ne affiancano anche altri di provenienza egizia, romana e bizantina. La collezione La Gaipa propone quindi una panoramica delle culture che ad Akragas, fra i più importanti crocevia del Mediterraneo, ebbero straordinario sviluppo. I pezzi provengono esclusivamente da acquisizioni fatte all’estero con l’intento di promuovere fattivamente il rientro in Italia dei suoi beni archeologici.
Per la prima volta vengono esposti al pubblico in forma permanente, offrendo così l’opportunità unica di arricchire il soggiorno dei viaggiatori con una straordinaria esperienza museale in situ. Fra i pezzi un bellissimo Lekythos attico a figure nere raffigurante una tauromachia, Dioniso sul trono ed un’altra divinità assisa attribuibile al pittore di Haimon databile attorno al 480 a. C., un Oinochoe trilobata a vernice nera, un “fuoco greco” cioè una granata a mano incendiaria appartenente alla ceramica da guerra. Quest’ultimo è un pezzo particolarmente pregiato perché particolarmente decorato e rinvenuto intatto ed inutilizzato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA