Offrire denaro della Caritas, in contanti, in cambio del silenzio della vittima di violenza sessuale di don Giuseppe Rugolo: sarebbe stata questa la proposta della Diocesi di Piazza Armerina. La circostanza è stata confermata in aula da Antonio Ciavola (allora capo della Squadra mobile di Enna e ora in servizio a Caltanissetta), nel corso del processo presieduto da Francesco Pitarresi che si celebra al tribunale di Enna e vede imputato il sacerdote Giuseppe Rugolo, agli arresti domiciliari da un anno.
Il dirigente della Polizia di Stato, sentito in aula per oltre 4 ore, ha anche spiegato come dalle carte emerga il diniego netto della vittima ad accettare questa proposta che proveniva dal vescovo Rosario Gisana.