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15enne morto per percosse: fermati 2 scafisti

15enne morto per percosse: fermati 2 scafisti Salvati tremila migranti in dieci operazioni

Profughi ustionati trasportati in ospedale / VIDEO 1 - 2 - 3

Di Redazione |

Sono stati fermati i due presunti scafisti del gommone con a bordo 101 migranti, compreso il 15enne morto in seguito ai postumi delle ferite riportate per percosse e maltrattamenti subiti in Libia, dove era stato costretto a lavorare senza cibo né acqua e picchiato. Sono due somali di 23 e 38 anni. Il minorenne era stato soccorso dalla nave Dignity di Medici senza frontiere, ma era morto il giorno prima dell’arrivo, il 25 agosto scorso, nel porto di Augusta. I fermo è stato emesso dalla Procura di Siracusa.

I fermati, da personale del Gruppo Interforze Contrasto Immigrazione Clandestina della Procura della Repubblica di Siracusa, sono Jamah Mohamed, 38 anni, e Abdi Mahmod, 23 anni, entrambi somali, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il 15enne quando è stato tratto in salvo era in condizioni critiche, con evidenti difficoltà di movimento.

Subito trasferito nella clinica di bordo della Dignity, in un primo momento ha risposto bene ai farmaci e alle cure mediche del team sanitario di Medici senza frontiere, tanto che le sue condizioni sono migliorate notevolmente nelle prime 24 ore. Il 24 agosto, mentre la nave stava facendo rotta verso l’Italia, è deceduto all’improvviso per arresto cardiaco, nonostante gli sforzi dei medici di salvare la sua vita. Il giorno dopo Dignity ha fatto approdo nel porto di Augusta. (ANSA).  

Salvati tremila migranti in 10 operazioni: ustionati trasportati in ospedale

Sono almeno tremila le persone salvate in dieci distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alle quali hanno preso parte anche altre unità della Guardia Costiera – la CP291 e la CP324 – , oltre che l’unità svedese Poseidon del dispositivo Triton, l’unità militare irlandese Le Niamh, e le unità Burbon Argos e Phoenix, rispettivamente dei Medici senza frontiere e del MOAS.

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In due delle operazioni di soccorso condotte dalla motovedetta CP319 della Guardia Costiera di Lampedusa e dalla Nave Fiorillo della Guardia Costiera, sono stati salvati rispettivamente 124 e 112 migranti, che si trovavano a bordo di due gommoni a circa 30 miglia a nord delle coste libiche. Successivamente dello sbarco dei 124 migranti, avvenuto in nottata nel porto di Lampedusa, la Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma ha coordinato l’evacuazione medica urgente di 10 migranti gravemente ustionati; alle operazioni di evacuazione ha preso parte, oltre al servizio di elisoccorso del 118, anche un elicottero della Guardia Costiera AW139 che ha trasportato due ustionati all’ospedale di Catania.

ELICOTTERO CP TRASFERISCE DUE DONNE USTIONATE Venti ore di volo sono state effettuate complessivamente dagli equipaggi di volo del 2 Nucleo Aereo Guardia Costiera di Catania nell’ambito di operazioni di soccorso di migranti, oltre alle normali  attività di vigilanza lungo il litorale di giurisdizione. La scorsa notte un elicottero AW139CP del Reparto di Volo etneo ha recuperato a Lampedusa due donne rimaste ustionanti durante il viaggio della speranza che sono state portate a Catania e ricoverate nel centro Grandi ustionati dell’Ospedale Cannizzaro. A bordo dell’elicottero anche un medico del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta (Cisom).

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