I catanesi per i vaccini preferiscono la formula “Open”, anche quando non è prevista. Piace talmente tanto che, giocoforza, a volte si costringe tutto un sistema ad adeguarsi, l’unica consolazione è che possa portare veramente tante persone a vaccinarsi. L’ultimo esempio in ordine di tempo? Le agende di prenotazione in favore dei soggetti di età superiore ai 16 anni con comorbilità che, aperte da lunedì, hanno da subito stentato a decollare.
Così con una decisione improvvisa comunicata all’Asp solo lunedì sera si è deciso di aprire materialmente alla vaccinazione già da ieri (la data di inizio non era stata comunicata dalla Regione siciliana) anche a coloro che dai 16 anni in su si sono presentati ai centri vaccinali senza prenotazione, ma con certificazione medica, come successo all’hub di via Forcile, per esempio.
Le aree di patologia da considerare per il vaccino, condizioni di comorbilità quindi senza arrivare all’“elevata fragilità”, sono: malattie repiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, diabete e altre endocrinopatie, Hiv, insufficienza renale e patologie renali, ipertensione arteriosa, malattie autoimmuni e immunodeficienze primitive, malattie epatiche, cerebrovascolari e patologie oncologiche.
Si era riusciti a stento a “contenere” la fascia di età precedente agli over 16, quella dai 50 ai 59 anni con patologie: giovedì scorso erano state aperte le prenotazioni, ma sono stati in tanti a presentarsi lo stesso all’hub, vedendosi rimandati indietro. Ci erano andati, tra l’altro, un giorno prima del lungo “weekend open” riservato al target 50-59 anni con patologie certificate da esenzione. Un fine settimana che, infatti, ha fatto registrare in tutta la provincia quasi 20mila dosi di vaccino somministrate.
La modalità open sta proseguendo senza soluzione di continuità mentre da domani, giovedì, inizieranno le somministrazioni di vaccino alle persone dai 50 ai 59 anni senza patologie, queste sì prenotate, per i quali invece le agende (almeno, quelle dei primi giorni) sono già piene.
A dire il vero la disaffezione al portale di prenotazione non è una novità, se consideriamo le circa 30mila email di protesta o richiesta chiarimenti che l’Asp ha dovuto processare nella primissima fase delle prenotazioni per i vaccini, circa un mese e mezzo fa. Un sistema che aveva subito mostrato le proprie carenze presentando difficoltà per la prenotazione, che spesso non riconosceva le esenzioni prenotando per AstraZeneca anche coloro che in realtà avrebbero dovuto ricevere un vaccino diverso, e i casi di lamentele, anche pubbliche, sono noti. Successivamente tante difficoltà sono state superate, in effetti oggi il portale di prenotazione (prenotazioni.vaccinicovid.gov.it) oggi funziona bene, ma nell’immaginario collettivo sono rimaste le resistenze verso il sistema.
Intanto sono iniziate anche le prime somministrazioni del vaccino monodose Johnson&Johnson, si sta trovando la soluzione per potenziare le vaccinazioni dei medici di medicina generale individuando strutture alternative ai propri ambulatori (soluzione preferita dai pazienti rispetto alla domiciliare), ma soprattutto nel fine settimana è prevista l’inaugurazione dei quattro nuovi hub vaccinali con l’obiettivo di arrivare a 11.000 vaccinazioni al giorno in tutta la provincia. A oggi si riesce a superare le 5.000 al giorno, ma ancora non basta.