«Ci viene assicurato che ci sarà un aumento significativo di dosi di vaccino sia luglio che agosto. L’ufficio del commissario sta facendo un gran lavoro. Io non immagino che si vada nell’ordine delle migliaia di turisti che intendono vaccinarsi. Si tratterà di quei cittadini italiani che vengono a trascorrere le vacanze in Sicilia e per tempo prenoteranno le loro dosi. Quindi sono dosi che esistono e si creerà una compensazione fra le regioni nelle distribuzioni successive». Lo ha detto ai giornalisti a Cefalù (Pa) l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, intervenuto alla presentazione della partnership tra fondazione Giglio e policlinico Gemelli di Roma a proposito della possibilità di effettuare in Sicilia la seconde dose di vaccino ai turisti.
«Abbiamo chiuso una settimana importante perché il vaccino Pfizer è stato somministrato, rispetto all’arrivo, quasi al 99%. Un’ulteriore dimostrazione che non manca l’organizzazione, ma c'è da recuperare sugli altri vaccini un livello di credibilità dei target di riferimento», ha aggiunto Razza. «Oggi tutti i soggetti over 60, che non hanno patologie, sono indirizzati verso i vaccini Johnson&Johnson e Astrazeneca – ha aggiunto -. Mi rendo conto che in questo momento non c'è una corsa a questo tipo di vaccinazione ma la risposta la deve dare la scienza».
«L'ipotesi di fare la seconda dose ai turisti non è archiviata. La vaccinazione è una prestazione sanitaria per cui non si capisce perché si dovrebbe poter andare a fare un intervento chirurgico in un’altra regione e non ricevere una dose di vaccino. Nessuno ha mai pensato di usare il marketing del vaccino per attrarre turisti, semmai consentire a quelli presenti per più giorni in Sicilia di ricevere una prestazione in maniera coerente alle regole del sistema sanitario».