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Vaccini, quarte dosi in fase di stallo. Appello delle Regioni: «Proteggetevi»

Al momento la fascia d’età che meglio ha risposto all’appello è quella degli over 80, mentre stenta quella tra i 60 e i 69 anni

Di Redazione |

Ad ormai un mese dal via libera per la quarta dose per gli over 60, la curva vaccinale registra un sostanziale stallo, con poche decine di migliaia di somministrazioni al giorno, complice probabilmente anche il periodo estivo e le ferie d’agosto. Al momento la fascia d’età che meglio ha risposto all’appello è quella degli over 80, mentre stenta quella tra i 60 e i 69 anni. Per questo da parte delle regioni è arrivato l’ennesimo invito ad aderire alla campagna vaccinale, con la vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti, che ha sollecitato i concittadini a "non aspettare ancora". 

Attualmente le persone che hanno ricevuto la quarta dose, il cosiddetto secondo booster, sono 1.980.389, cui si aggiungono 636.251 immunodepressi o fragili. Oltre due milioni e mezzo di persone alle quali vanno sommate 1,8 milioni di guariti dopo la terza dose da al massimo sei mesi. In totale si tratta di 4,4 milioni di persone, pari a circa il 25% della platea. Andando più a fondo emerge che la fascia d’età con il maggior numero di vaccinati con quarta dose è quella degli ultraottantenni con il 29,2%, seguita dai settantenni con l’11,8%. Molto indietro, invece, la fascia che comprende le persone tra i 60 e i 69 anni. In questo caso solo il 6,5% della platea ha deciso di sottoporsi alla quarta dose. La regione con il maggior numero di quarte dosi somministrate è la Lombardia – con mezzo milioni di vaccinati – seguita da Piemonte (372 mila) ed Emilia-Romagna (313 mila). Fanalino di coda è la Valle d’Aosta con appena 5.104 dosi. 

Di fronte alla curva che non accenna a schiodarsi dal sostanziale equilibrio, arriva l’appello delle Regioni, guidate in particolare dalla Lombardia. «Proteggiamoci con il vaccino», scrive su Twitter la vicepresidente Letizia Moratti invitando «i fragili, le persone con più di 60 anni e chi non si è ancora vaccinato a non attendere ancora». Un appello che di fatto riprende quello dei giorni scorsi del ministro della Salute, Roberto Speranza. «I dati in miglioramento non devono farci pensare che sia finita – ha detto -. Dobbiamo continuare a tenere alto il livello di attenzione, proteggere i più fragili e continuare la campagna di vaccinazione». Dello stesso parere il direttore generale per la prevenzione del ministero, Gianni Rezza. «Nonostante la diminuita velocità di circolazione virale – ha spiegato – è sempre bene adottare comportamenti volti alla massima prudenza specialmente quando ci sono grandi aggregazioni di persone e ricordiamo soprattutto alle persone che abbiano più di sessant'anni che sono particolarmente fragili di effettuare la quarta dose di vaccino». 

Ed effettivamente, dopo l’ennesimo picco delle prime due settimane di luglio, la curva epidemiologica continua calare attestandosi sui valori dello scorso maggio. Oggi il bollettino ha registrato 26.662 nuovi contagi, con 74 vittime e un tasso di positività al 16%. In leggero aumento le terapie intensive, mentre continuano a calare i ricoveri nei reparti ordinari. In totale sono un milione gli italiani attualmente positivi, mentre oltre 21 milioni – cioè un italiano su tre – ha contratto il virus dall’inizio della pandemia.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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