CALTAGIRONE – «Non ci sono, voglio dirlo a chiare lettere, vaccini di Serie A e vaccini di Serie B. Ieri ho rilanciato l’iniziativa regionale “Proteggi te e i nonni”, rivolta ad ultra 80enni e ai più giovani che da oggi e fino a domenica su base volontaria possono richiedere di vaccinarsi con Astrazeneca o Jhonson&Jhonson. A mezzogiorno all’hub di Catania si sono presentate 130 coppie. A breve ci attiveremo per vaccinare i maturandi». Lo ha affermato Pino Liberti, commissario ad acta emergenza Covid, area metropolitana di Catania, inaugurando l’hub vaccinale di Caltagirone nel Palasport Don Pino Puglisi , che «può garantire oltre 1000 somministrazioni al giorno ed è destinato a diventare un riferimento per il Calatino”.
“Nei giorni scorsi in Sicilia – ha detto Liberti – si sono registrati numeri da record. Abbiamo prenotazioni a tappeto fino al 9 giugno. Le dosi sono in esaurimento, garantite per chi ha prenotato la seconda inoculazione. Ora si aspetta il 2 giugno quando su disposizione del commissario Figliuolo la Sicilia riceverà settimanalmente 100mila dosi in più. Dire che non ci sono al momento vaccini è però una mezza verità: Astrazeneca, il “famigerato” siero che specie in Sicilia suscita una generale diffidenza è lasciato a languire nei frigo. Un’occasione a mio dire sprecata. E ci permettiamo il lusso, ma anche il piacere, di inviare 20.000 dosi in Puglia. Contiamo sull’impegno di tutti – ha aggiunto – compresi gli operatori della comunicazione. Il “Don Pino Puglisi” è l’esempio concreto dell’impegno comune, delle sinergie che portano buoni frutti. Comune, Asp, aziende ospedaliere, Protezione civile – a cui si deve l’allestimento in tempi record- volontari: un dispiegamento che ha messo in campo energie, professionalità, risorse che insieme hanno attivato la “buona sanità” di cui dovremo fare tesoro. Perché se la gente non si avvicina al vaccino, avviciniamo il vaccino alla gente».