Vaccinazioni Covid a rilento, la Sicilia tra regioni di cui non si conoscono i dati

Di Redazione / 04 Novembre 2023

Il Ministero della Salute con una circolare chiede alle Regioni di accelerare con i medici di famiglia, i pediatri e le farmacie le procedure per le vaccinazioni Covid che, segnala lo stesso ministero, stanno andando a rilento.

Al primo novembre, risultano 254.554 le dosi somministrate in Italia di vaccino anti covid (Comirnaty XBB 1.5). Le regioni dove compaiono il maggior numero di vaccinati sono la Lombardia (101.783 pari all’1,02% della popolazione), seguita dall’Emilia Romagna (38.856, lo 0,88%) la Toscana (35.276, lo 0,97). Segue il Piemonte, la Puglia e la regione Lazio. Negli ultimi posti compaiono la Calabria (con appena 324 dosi somministrate), Molise (391) e Umbria (873), mentre per la Sicilia, Abruzzo e Basilicata ancora ci sono problemi di comunicazione dei dati.

«Tenuto conto che l’andamento dell’attuale campagna vaccinale anti COVID-19 vede ancora un ridotto numero di vaccinazioni» e che arrivano alla Direzione Generale della prevenzione del ministero della salute, sin dall’inizio della campagna 2023-24, segnalazioni da parte dei cittadini in merito a difficoltà di accesso alla vaccinazione», il ministero con una circolare raccomanda di «implementare le più opportune misure organizzative, con particolare riferimento alla collaborazione operativa dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta e delle Farmacie, atte a garantire una maggiore offerta attiva della vaccinazione alle persone a rischio di sviluppare forme gravi della malattia». Nella circolare, firmata dal direttore generale Francesco Vaia, “si raccomanda, inoltre, di rafforzare le attività di comunicazione e informazione e di rendere possibile ai cittadini la prenotazione della vaccinazione anti COVID-19 tramite piattaforma regionale online. Infine, in risposta alla richiesta di chiarimenti da parte di alcune Regioni/PA sul consenso informato alla vaccinazione COVID-19, si rappresenta che per lo stesso possono essere utilizzate le procedure regionali già previste per le altre vaccinazioni”.

«Sarebbe opportuno che le Regioni rendessero pubbliche le modalità di offerta delle vaccinazioni anti-covid e antinfluenzali, in maniera da informare i cittadini sulle possibilità di aderire alla campagna vaccinale e sui luoghi di somministrazione dei vaccini», afferma anche il presidente della Fnomceo Filippo Anelli, commentando la circolare del ministero della salute. “C’è una stanchezza generale nei confronti delle vaccinazioni, serve una spinta sul piano comunicativo. I medici che sono impegnati nelle vaccinazioni stanno facendo un’attività di priorità partendo dai più fragili. Il ministero ha tutte le possibilità per monitorare la situazione, per capire le modalità delle Regioni e per far conoscere ai cittadini le disponibilità. Le dosi ci sono».

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Pubblicato da:
Carmela Marino