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Sul divieto di spostamento la Regione scioglie i dubbi: niente amici, sì ai parenti

Di Mario Barresi |

CATANIA – Ha fatto molto discutere la principale stretta, rispetto alla zona rossa “standard” nazionale, dell’ultimo provvedimento di Nello Musumeci. E cioè quella che riguarda il divieto di far visita ai propri cari. Nell’ordinanza del presidente della Regione, al comma 4 dell’articolo 2, si legge che «non trovano applicazione nel territorio siciliano le disposizioni» dell’articolo 3 del Dpcm del 14 gennaio scorso, ovvero quelle che «autorizzano spostamenti, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata nei limiti di due persone, essendo consentita esclusivamente la mobilità per le ragioni specificatamente esposte con la presente ordinanza».

Ma cosa prevede il decreto di Giuseppe Conte? Che «lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi». Dal combinato disposto di Dpcm e ordinanza si deduce che questo «spostamento» sia vietato, da ieri, in Sicilia.

Ma, anche a seguito di numerose proteste (soprattutto da parte di chi deve recarsi in altre abitazioni per assistere parenti malati), da Palazzo d’Orléans emerge l’esito di una «interpretazione autentica della norma» che Musumeci ha chiesto al suo staff legale. La sintesi, fornita a La Sicilia su esplicita richiesta, è questa: «È esclusa la possibilità di incontrare amici e parenti salvo, per questi ultimi, per comprovate ragioni di necessità e/o salute». A breve dovrebbe essere emessa una circolare della Protezione civile per ufficializzarlo.

Ma un particolare non torna: nel Dpcm del 14 gennaio, all’articolo 4 citato nell’ordinanza regionale, si autorizza lo spostamento, senza citare né amici né parenti. O è stato troppo vago Conte o è sin troppo preciso Musumeci. Delle due l’una.

Twitter: @MarioBarresiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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