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Sindrome del prigioniero e non solo L’aiuto dell’Asp nel post lockdown

Di Pinella Leocata |

CATANIA – In questo periodo di pandemia, l’Asp offre ai cittadini un importante sostegno psicologico gratuito attraverso le nuove iniziative proposte e attuate dal Servizio di Psicologia diretto dalla dottoressa Maria Luisa Alioto. Quest’ultima – in considerazione degli elevati livelli di ansia e di paura causati dal coronavirus e dalle conseguenti limitazioni delle libertà personali – ha proposto l’attivazione di 11 nuove linee telefoniche dedicate al supporto psicologico dei cittadini. Numeri ai quali rispondono, con deviazione di chiamata, altrettanti psicologi che operano negli ambulatori territoriali di San Pietro Clarenza, di via Pasubio e dell’ex ospedale San Luigi e che sommano questa attività a quelle che svolgono abitualmente.

Il servizio – avviato il 18 marzo scorso – è volto «ad affrontare il disagio legato all’attuale stato di emergenza; a fornire assistenza a chiunque viva le ansie e le paure legate alla percezione di pericolo, alle difficoltà dovute al periodo di quarantena, all’isolamento domiciliare; e a dare un sostegno ai genitori nel rapporto con i figli». E’ attivo ogni giorno dalle 9 alle 13, e il lunedì, il martedì e il mercoledì dalle 15 alle 18.

Gli 11 nuovi numeri telefonici sono progressivi, per cui cambia solo l’ultima cifra o le ultime due. E sono i seguenti: 095/2540983-84-85-86-87-88-89-90-91-92-93.

Agli psicologi è stato chiesto di compilare una scheda di rilevazione in modo da raccogliere dati sul numero delle chiamate e sulle loro motivazioni. Dal primo report elaborato dalla dottoressa Alioto si apprende che ci sono state delle chiamate improprie da parte di persone che chiedevano informazioni su altri servizi non riuscendoli a raggiungere telefonicamente. Tra le chiamate proprie alcune sono state effettuate da persone con problemi psicologici pregressi e ben 197 da persone con problematiche legate all’emergenza sanitaria in corso.

A chiedere supporto donne e uomini dai 18 agli 80 anni, ma concentrati prevalentemente nella fascia di età dai 30 ai 60 anni. Lamentano insonnia, inappetenza, sensazione di panico, difficoltà a rimanere negli spazi di casa, paura di contagiare e di essere contagiati e preoccupazione per il futuro intenso in senso ampio, cioè relazionale, familiare, lavorativo, sociale ed economico. Con ognuno di loro lo psicologo di riferimento si è intrattenuto per 50-60 minuti e alcuni degli utenti hanno richiamato più di una volta.«L’iniziativa – commenta la direttrice Alioto – ha trovato un buon riscontro. Per cui abbiamo ritenuto utile la prosecuzione del servizio al quale ne abbiamo aggiunto un altro dedicato specificamente agli operatori sanitari – ospedalieri, medici e infermieri – e agli operatori del 118, della Protezione civile, delle forze dell’ordine e del volontariato. Tutte persone direttamente coinvolte nella cura o nella gestione del Covid-19. Per questo abbiamo istituito altre linee telefoniche dedicate, 4 per ognuna delle 4 aree del territorio provinciale».

Il servizio – è scritto in una nota del Servizio di Psicologia dell’Asp – «è finalizzato al contenimento delle problematiche psicologiche degli operatori che lavorano in prima linea nel contrastare l’epidemia da Covid-19 e che quotidianamente sono esposti al dolore dei pazienti che vivono la malattia in isolamento ed in solitudine, al dolore dei familiari che perdono i loro cari, alla paura di essere contagiati o di contagiare i propri cari al rientro in famiglia. L’obiettivo è di offrire agli operatori che ne fanno richiesta ascolto, supporto psicologico, strumenti di gestione e contenimento dell’ansia. La consulenza psicologica viene erogata attraverso un intervento di assistenza telefonica, comunque coperto dal segreto professionale, o anche via e-mail su richiesta dell’interessato».

Il servizio è attivo dal 10 aprile e funziona tutte le mattine dalle 8 alle 14, e nei pomeriggi dal lunedì al giovedì, dalle 15 alle 19, secondo il calendario di rientro pomeridiano di ciascun servizio. Questi i numeri telefonici; per l’area metropolitana: 095/2540713, 095/2545254, 095/2540992-93. Per l’Acese: 095/7677380, 095/2540989-90-91. Per il Calatino: 095/7677922, 095/2540983-84-85. Per l’area pedemontana: 095/7502222, 095/2540986-87-88.Infine, medici e infermieri delle Usca (le unità di continuità assistenziale), informeranno i pazienti della possibilità di usufruire anche di un supporto psicologico telefonico.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA