Sicilia, la “Fase 1,5” di Musumeci: dai dubbi sulle seconde case all’omaggio alla mamma

Di Mario Barresi / 01 Maggio 2020

CATANIA – Nello Musumeci avvia la “fase 1,5”. Con quella «graduale riapertura» che il governatore aveva preannunciato. E ieri sera è arrivata l’ultima l’ordinanza, uno “stress test” che varrà dal 4 al 17 maggio. Annullando tutte le precedenti col riepilogo delle misure che restano confermate.

Partiamo dalle novità. La prima riguarda gli spostamenti verso le seconde case. Consentiti, in Sicilia, «gli spostamenti per il trasferimento stagionale nelle abitazioni diverse da quella principale , sia individuale che del nucleo familiare convivente». Questi spostamenti «sono vietati nei giorni domenicali e festivi». In un comunicato la Regione ha spiegato che è «permesso alle famiglie di potersi trasferire nelle seconde case, a patto che non facciano la spola con la principale abitazione, ma vi rimangano per la stagione». Una norme, contenuta nell’articolo 6 dell’ordinanza, non molto chiara: appare per esempio restrittiva rispetto alla decisione dell’Emilia Romagna che consente di recarsi nelle seconde case anche per la manutenzione e pulizia, ed è poco chiara rispetto al possibile ritorno nell’abitazione di residenza. Se si va casa di villeggiatura, ma si ha la necessità di tornare nell’abitazione principale per accudire animali e irrigare giardini, è possibile? O il “trasferimento stagionale” vieta il ritorno? Chissà che anche la Regione non faccia una guida con le Faq (domande frequenti) per chiarire.

Poi un tema che sta molto a cuore al governatore: la riapertura dei cimiteri. Una «facoltà» che viene lasciata ai sindaci, «a condizione che possano essere assicurate adeguate misure organizzative per evitare assembramento di visitatori e per garantire la distanza interpersonale».

E nell’Isola spiragli anche per l’attività sportiva, consentita «in forma individuale, ovvero con un accompagnatore per i minori e le persone non autosufficienti», compresa la «pesca sportiva» a patto che si mantengano le distanze. Via libera anche a circoli, società e associazioni, autorizzati allo sport «purché in luoghi aperti». L’ordinanza cita, «a titolo esemplificativo e non esaustivo», alcune discipline: tennis, ciclismo, canoa , canottaggio e vela , equitazione, a tletica e golf. I club dovranno comunicare all’Asp l’inizio delle attività e autocertificare il possesso di alcuni requisiti che verranno fissati entro domani da una circolare dell’assessorato alla Salute.

Mantenuto il “diritto alla passeggiata” per i disabili: una volta al giorno, con accompagnatore, vicino a casa. Un’apertura anche su chi possiede «animali d’affezione». Confermati gli spostamenti «in prossimità della abitazione», l’ordinanza di ieri sera consente «l’attività di tolettatura deg li animali, purché il servizio sia svolto previo appuntamento e senza alcun contatto diretto tra le persone». Resta confermata, come «situazione di necessità», anche «la conduzione di terreni agricoli e degli animali» e la «cura degli animali ivi custoditi».

Nell’Isola da lunedì saranno anche autorizzate, con obbligo di comunicazione al prefetto, anche alcune attività commerciali (ristoranti, gelaterie, pasticcerie, bar e pub) «solo con asporto o consegna a domicilio, con l’obbligo di rispetta re la distanza di sicurezza interpersonale di un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi».

Via libera al commercio, anche al dettaglio, di fiori e piante, oltre che a «manutenzione e riparazione delle imbarcazioni», confermato anche l’allestimento dei lidi balneari. Resta la chiusura di tutti gli esercizi (tranne edicole e farmacie di turno) di domenica. Con una deroga, per «prodotti florovivaistici» per il 10 maggio, un “omaggio” alla festa della mamma.

Ma stavolta Musumeci apre ad asporto e consegna a domicilio dei prodotti alimentari di domenica. Niente riapertura anticipata per i parrucchieri, ma per il 17 maggio (e quindi in anticipo rispetto al resto d’Italia) Musumeci spera «anche di strappare al premier Conte il permesso di riaprire le loro botteghe».


Rimangono congelate le limitazioni all’accesso nell’Isola almeno fino al 17 maggio, rafforzate dal decreto del ministero dei Trasporti. Ma il Dpcm consente il ritorno, dal 4 maggio, dei residenti rimasti bloccati altrove. E il governatore, per evitare un effetto boomerang lascia invariate le disposizioni relative all’obbligo di quarantena, registrazione nel portale regionale e tampone.

Infine, una norma sul monitoraggio del contagio. I direttori generali di Asp e ospedali «sono tenuti a inserire, entro 24 ore dalla diagnosi, tutti i nuovi casi positivi nella piattaforma di sorveglianza speciale» dell’Iss e ad «aggiornare tempestivamente i dati sullo stato clinico dei pazienti». Tutto ciò per favorire il calcolo degli “indicatori” (parametri decisivi per gestire la fase 2, come anticipato ieri da La Sicilia) come chiesto da Roberto Speranza. «La Sicilia – dice con una punta d’orgoglio l’assessore Ruggero Razza – è la prima Regione ad attuare il decreto del ministro della Salute».

Twitter: @MarioBarresi

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Redazione
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