Covid
Sicilia di nuovo a rischio: i ricoveri in intensiva superano la soglia consentita
Insieme alla Sardegna, l'Isola sfora il 10% previsto dai parametri per le terapie intensive. E Musumeci afferma: "La maggior parte dei ricoverati non sono vaccinati"
Sardegna e Sicilia oltre la soglia del 10% prevista dai parametri per le terapie intensive: Sardegna all’11% (stabile rispetto a ieri) la Sicilia, anch’essa, all’11% con un rialzo di 2 punti. La Sardegna tocca però quota 14% (+2) nel tasso di occupazione dei reparti ad un soffio dalla soglia massima. La Sicilia, nell’area medica, è stabile al 19% ma comunque oltre soglia. Nelle intensive crescono anche i numeri dell’Umbria al 9% (+1%) e della Calabria al 6% (+1%). La Calabria al 15%(+1%) anche in area medica al livello massimo di soglia. L’Italia cresce complessivamente al 6% (+1%) nelle intensive ed è al 7% in area medica.
La Sicilia è rimasta in zona bianca, come il resto d'Italia, ma nei giorni scorsi l'ingresso nella zona gialla era sembrato essere imminente. I parametri però, compresi quelli delle terapie intensive, si erano mantenuti entro i limiti. Adesso alla luce della nuova soglia raggiunta dell'11% e dei contagi ancora in crescita, qualcosa potrebbe cambiare.
E sui ricoveri nelle terapie intensive, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci fa rilevare: "Più delle parole, forse, possono i numeri. E allora eccoli quelli di oggi, giorno in cui registriamo altri 14 ingressi in terapia intensiva, che fanno salire a 102 le persone attualmente ricoverate. Sono donne e uomini che il Covid ha attaccato duramente e che rischiano – è duro dirlo ma è la drammatica verità – la vita. I numeri, dicevamo: ben 78 di loro non sono vaccinati. In degenza ordinaria il trend non cambia. Dei 729 attuali degenti, 552 non hanno fatto neppure una dose di siero". "Appelli, iniziative speciali, open day, testimonianze di esperti, di chi di Covid è malato o di chi è guarito. Tutte le strade abbiamo percorso in questi mesi per far sì che i siciliani si vaccinassero – aggiunge -. Rinnovo l'appello a tutti i siciliani e mi attendo molto dalla esecuzione della ordinanza che da oggi è diventata operativa". "Noi continueremo a fare di tutto, ma anche i cittadini facciamo la loro parte. La maggioranza dei siciliani lo ha dimostrato ed è tempo – conclude Musumeci – che ciascuno prenda coscienza del dovere civico di proteggersi".COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA