«La scuola italiana naviga a vista nel mare tempestoso di Omicron. Da Nord a Sud sono in costante crescita i casi di docenti e alunni positivi al Covid che costringono sempre più numerosi istituti a ricorrere alla didattica a distanza. Dall’indagine condotta dalla Gilda degli Insegnanti su tutto il territorio nazionale attraverso le proprie sedi provinciali, emerge una situazione molto preoccupante che rispecchia l’andamento generale dei contagi». Lo afferma in una nota il sindacato. "A Roma la situazione nelle scuole superiori e medie è di 4-5 alunni per classe positivi o in quarantena, quindi in dad e ddl. Il 10- 15% dei docenti – è detto nella nota – in alcuni istituti sono positivi o in isolamento. Molti docenti non sono tornati in classe dopo le vacanze natalizie perché positivi e, in alcuni casi, ci sono volute fino a due settimane per la guarigione». «Nella provincia di Crotone – aggiunge la nota -, tutti i sindaci hanno disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al 15 gennaio, con possibilità di proroga di una settimana, a causa non solo dell’emergenza epidemiologica ma anche della difficoltà di tracciamento da parte dell’Asp. Solo il sindaco di Crotone, ritenendo illegittima l’ordinanza di chiusura, le ha tenute aperte, ragione per la quale gli studenti delle superiori sono in stato di agitazione».
Restando ancora al Sud «la situazione si presenta grave a Palermo dove, come in tutto il resto della regione, da oggi, anche se con alcuni istituti in dad, si è ritornati in classe nonostante nella maggior parte delle scuole si registri almeno un paio di casi di positività per almeno i tre quarti delle classi». A Bergamo e Brescia, secondo Gilda, «si assiste a un crescendo di assenze tra il personale scolastico e gli studenti, che oscillano in media tra il 10 e il 15%, con punte del 30% in poche scuole. Aumentano dal 5 al 15% anche le classi in Dad». A Torino «si contano per ogni classe 3 studenti in ddl, 6 assenti, 4-5 in dad. Molti anche i docenti assenti, il che richiede il ricorso a continue supplenze. A Frosinone, e in circa 20 comuni della provincia, la ripresa delle attività didattiche è stata posticipata alla prossima settimana dopo un vertice tra i primi cittadini e i dirigenti scolastici. La decisione ha interessato una gran parte delle circa 80 scuole della provincia. A Cagliari «sono iniziate in presenza il 10, anche se in molte scuole gli studenti non sono entrati e sono stati rilevati casi di docenti in malattia in misura superiore allo standard. In provincia di Nuoro e di Oristano molti sindaci hanno emanato ordinanze di chiusura delle scuole per qualche giorno, come a Macomer, Ghilarza, Oristano, Bosa, Tresnuraghes. In quasi tutti gli istituti ci sono da 5 positivi in su e si applica la dad o la ddl».