Covid in Italia
Primo weekend senza mascherine e con discoteche aperte
Aperta la strada verso un ritorno alla normalità con tutte le altre date che prevedono altri cambiamenti
Weekend senza mascherina all’aperto e via alle danze con la riapertura delle discoteche dopo un anno e mezzo. Sono le nuove tappe della marcia verso il graduale allentamento delle restrizioni favorito dalla discesa dei contagi e del calo della pressione sugli ospedali. Un trend confermato anche dai dati diffusi dal ministero dell’Istruzione che mostrano un netto aumento degli studenti a lezione in presenza nella settimana dal 31 gennaio al 5 febbraio: sono l'87% rispetto all’81% della settimana precedente. Segnali positivi giungono anche dalle città: a Milano chiudono gli hub tamponi di Rho Fiera e Trenno per la «drastica riduzione della domanda». Venerdì è poi il giorno del cambio di colori: buone notizie per la Sicilia che da lunedì passa dall’arancione al giallo, mentre va in controtendenza il Molise che, da bianco, diventa giallo. Le altre date da segnare: dal 15 febbraio gli ultracinquantenni potranno accedere al lavoro solo con il super green pass; il 31 marzo finisce lo stato di emergenza; il 15 giugno scade l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 anni.
L’addio alle mascherine all’aperto è stato salutato con soddisfazione dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: «È l’inizio delle fine di questa maledetta pandemia», ha detto. Gli ha fatto eco il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti: «Ce l’abbiamo fatta. Grazie ai vaccini e alle regole. Avanti così!», ha postato sui social. Ancora con bocca e naso coperti, invece in Campania, dove è in vigore l’ordinanza del presidente Vincenzo De Luca che mantiene l’obbligo dell’uso del dispositivo fino al 28 febbraio. «E' un atto di prudenza», ha commentato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Comunque per strada nelle città in molti girano con la mascherina, ormai un’abitudine radicata.
L’altra grande novità di giornata è la riapertura delle discoteche, solo per chi ha il super green pass e con prescrizioni: capienza del 50% per i locali al chiuso e del 75% per quelli all’aperto, mantenimento della distanza interpersonale di almeno 2 metri e mascherina obbligatoria nel locale ad eccezione del momento del ballo. «Le difficoltà, gli ostacoli e anche i momenti di sconforto – ricorda il presidente del Silb (Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo), Maurizio Pasca, in una lettera inviata oggi agli associati – non sono mancati in questo lavoro incessante. Non ci siamo mai persi d’animo, non ci siamo mai stancati di supportare tutti i colleghi e di rappresentare le istanze della nostra categoria. Così siamo riusciti a giungere all’obiettivo che ci eravamo prefissati: la ripresa delle nostre attività. Un obiettivo raggiunto – sottolinea – che è solamente l'inizio, il primo passo verso il nostro futuro che dovrà giocoforza passare attraverso misure strutturali che il nostro settore richiede da tempo». Uno dei posti simbolo per il popolo della notte è la riviera romagnola. Il Frontemare di Rimini è rimasto aperto, ma prima di stasera, i clienti potevano solo stare seduti: ora potranno scatenarsi in pista. «Ci voleva. Siamo stati sempre penalizzati in questo lungo periodo, chi viene potrà anche ballare e divertirsi», dice il gestore Maurizio De Luca.
Sul fronte vaccini, il 60% degli italiani ha ricevuto la terza dose. E si alza un polverone sulla quarta dose agli immunodepressi. In mattinata la Regione Piemonte fa sapere che il ministero della Salute l’ha autorizzata ed ha quindi comunicato alle aziende sanitarie di procedere con la convocazione di tutti gli oltre 58mila immunodepressi presenti nella regione. Dopo poco più di un’ora, arriva però lo stop del ministero: «la quarta dose, esclusivamente per gli immunocompromessi – precisa – è oggetto di valutazione da parte della nostra comunità scientifica. Solo dopo il pronunciamento di Aifa potrà eventualmente essere autorizzata». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA