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Sicilia a rischio “giallo”, Musumeci: «Cambiare i parametri per i colori delle regioni»

Il presidente della Regione chiede che si consideri il tasso di ospedalizzazione e non i contagi

Di Redazione |

La variante Delta prosegue la sua corsa e adesso alcune Regioni si affidano al dibattito sulla possibile revisione dei parametri che stabiliscono i profili di rischio e l’assegnazione delle zone: lo spauracchio è il ritorno alla zona gialla in piena estate. 

La Sicilia, in particolare è la seconda regione – dopo la Lombardia – per contagi (ieri 353 nuovi casi) e il presidente della Regione, Nello Musumeci, non vuole che sia etichettata come regione a rischio.

Di qui la richiesta di rivedere i parametri che fissano la definizione dei colori delle regioni.

«Non possono più essere legati alla percentuale dei contagi – ha dichiarato il governatore – ma al tasso di ospedalizzazione. In Sicilia, attualmente, siamo la seconda regione italiana per contagi Covid ma abbiamo, in totale, solo 21 ricoverati in terapia intensiva e 130 nei reparti ordinari, su 5 milioni di abitanti. Gran parte dei ricoverati, peraltro, risulta non vaccinata. L’esperienza deve indurci a rivedere il sistema, a fare scelte di buon senso. Sarebbe assurdo andare verso nuove restrizioni e chiusure con gli attuali criteri, determinando un disastro che non sarebbe sanitario ma economico». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenendo stamane ad Agorà Estate, su Rai3.

Sui parametri le Regioni sembrano compatte e il presidente della Conferenza dei governatori Massimiliano Fedriga chiede di valutare i ricoveri – che non stanno salendo – e non i contagi, trascinati invece dalla Delta (ieri oltre 2 mila, il doppio di una settimana fa).

 Secondo l'ultimo monitoraggio dell’Iss sono 6 le regioni e due le province autonome classificate a rischio moderato: sono Abruzzo, Campania, Marche, Veneto, Sardegna e Sicilia con le due province di Trento e Bolzano; sono invece 13 le regioni considerate a rischio basso. In nessuna, si rileva nel monitoraggio, si supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. 

Il governo sembra intenzionato ad affrontare le questioni in modo organico, secondo quanto trapela, compresa la proroga dello stato di emergenza sanitaria. Una cabina di regia con il premier Mario Draghi potrebbe tenersi oggi, giorno del monitoraggio e delle possibili ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza. Le nuove misure potrebbero entrare in vigore a metà della prossima settimana. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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