Migranti, si alza lo scontro sindaci-Governo Il sottosegretario all’Interno «La Sicilia collabori»

Di Redazione / 01 Agosto 2020

POZZALLO – Dalla nave “Peluso” della Guardia Costiera sono approdati ieri a Pozzallo 146 migranti provenienti da Lampedusa; una volta sbarcati i medici dell’Asp di Ragusa hanno effettuato subito i tamponi. I profughi sono rimasti in banchina per molte ore; proprio questa scelta del Governo di svuotare Lampedusa verso Pozzallo è stata contestata dal sindaco della città Roberto Ammatuna.


«Siamo in presenza di una grossa anomalia – dice – ovvero che i tamponi ai migranti vengono effettuati solo quando sbarcano a Pozzallo e non in altri posti. E continuo a dire “no” al loro trasferimento nell’hotspot perchè è pieno e vi sono in isolamento i 17 migranti positivi sbarcati il 25 luglio dalla nave mercantile Cosmo».
Intanto i 45 migranti approdati mercolsdì scorso con un barcone sulla spiaggia di Caucana sono stati tutti trasferiti a Giarre e sono risultati negativi mentre i 118 migranti arrivati con la nave “Denaro” della Guardia di finanza sono stati trasferiti nell’ex azienda agricola “Don Pietro” di contrada Cifali tra Ragusa e Comiso, di questi 5 sono risultati positivi. 

«Se non si vuole che la migrazione sia vincolata a interessi economici o politici, se non si vuole che a prevalere siano alla fine i trafficanti di uomini, uno Stato di diritto deve avere la capacità di far rispettare le sue leggi. E’ evidente che mercoledì con lo sbarco di più di 45 migranti nella spiaggia di Caucana questo non è accaduto». Lo dice il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì, che per la prima volta si è intestato una polemica col Governo nazionale sul tema migranti. «Ciò che è accaduto mercoledì – ha aggiunto Cassì – è indice di un’evidente superficialità nella gestione del fenomeno, che finisce inevitabilmente per ricadere sulle spalle delle amministrazioni e dei presidi locali». 

Il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, ha risposto a stretto giro di posta: «In Sicilia – ha dichiarato – stanno per arrivare finalmente già da questa settimana le navi quarantena da 700 posti: ci aspettiamo responsabilità da parte di tutte le istituzioni perché ci troviamo ad affrontare un problema già di suo assai complesso a cui si aggiungono le complicazioni legate al covid19. Un errore sollevare inutili polveroni, un danno creare allarmismi evocando apocalitticamente i lager: si parla di alcune tende montate dalla Croce Rossa per far fronte ad eventuali casi di emergenza, tende che allo stato sono per fortuna ancora vuote. In più quella in cui sono state allestite le tende è un’area militare ben delimitata e certamente molto controllata».


«Quello che ci si aspetta è una seria collaborazione, non certo il blocco dei tamponi sui migranti, come accade a seguito dell’ordinanza emanata proprio dai vertici della regione Sicilia. Con un simile atteggiamento si rischia di abbassare le difese dal punto di vista sanitario e trasferire persone potenzialmente infette in altre zone d’Italia. Peraltro, la regione dovrebbe sapere che non è tra le sue competenze quella di spingere l’autorità di Pubblica Sicurezza a operare al di fuori del territorio regionale, quando chiede la redistribuzione dei migranti ad altre regioni: si tratta di una scorrettezza istituzionale, in quanto tale facoltà resta in capo al Ministero dell’Interno. Lungi dal cedere a speculazioni politiche, ma non vorrei che un presidente di centrodestra prima impedisce che siano eseguiti i tamponi e poi invia queste persone in altre regioni governate dal centrodestra che – guarda caso – si lamentano a loro volta perché i test non sono stati fatti. La gestione dei flussi va affrontata con senso di responsabilità e comunione d’intenti quindi ci aspettiamo più ragionevolezza e meno speculazioni politiche da chi ha ruoli di responsabilità», prosegue Sibilia.
«Ostacolare il lavoro della task force sanitaria è un errore, il cordone sanitario va anzi valorizzato e per questo abbiamo già manifestato la disponibilità a stanziare ulteriori risorse proprio per rafforzare la task force e valorizzare il cordone sanitario che il Viminale ha predisposto in funzione della sicurezza dei siciliani e degli italiani tutt

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