Covid-19
Migranti, prof catanese Pomara a capo task force della Regione
PALERMO – E’ il professore Cristoforo Pomara, dell’università di Catania, il coordinatore della task force istituita dalla Regione Siciliana che dovrà compiere “necessari sopralluoghi”, «verificare la congruità delle condizioni degli hotspot e dei Centri di prima accoglienza” presenti nell’isola per verificare la «sussistenza o meno dei requisiti igienico-sanitari per l’esercizio delle strutture» e di «eventuali violazioni dei protocolli per il contenimento del contagio da Covid-19». E’ quanto dispone l’ordinanza dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza che prevede anche che dopo le ispezioni «possano essere formulate proposte di chiusure o di riconversione delle strutture se risultassero carenti e tutte le soluzioni alternative del caso, anche a carattere temporaneo, per la risoluzione delle criticità igienico-sanitarie e la messa in sicurezza degli ospiti e del personale ivi operante».
Di tutte le iniziative l’organismo dovrà costantemente riferire all’assessore per la Salute. Della task force, che avrà diritto solo al rimborso spese, fanno parte anche il dott. Luigi Aprea, del Policlinico di Palermo, il prof. Bruno Cacopardo, dell’ospedale Garibaldi di Catania, il prof. Antonello Giarratano, dell’università di Palermo, il dott. Paolo Murabito, del Policlinico di Catania, l’ingegnere Santo Pettignano, dell’Asp di Siracusa, il prof. Venerando Rapisarda, dell’università di Catania e il dott. Aldo Virgilio, dell’Asp di Catania. L’organismo è supportato da un «Team medico-legale per la gestione dei sopralluoghi». Ogni in ogni provincia cui è presente una struttura da visionare l’Asp competente nominerà metterà a disposizione due unità del proprio personale per assistenza alla Task force. L’organismo si confronterà con la Protezione Civile regionale el Asp del Ssr e si avvale dell’Area Interdipartimentale «Ispezioni e Vigilanza» del Dasoe per tutti gli aspetti amministrativi per la gestione di ispezioni e sopralluoghi. L’organismo potrà essere successivamente integrato da ulteriori professionalità eventualmente necessarie. L’incarico dura fino al 15 ottobre 2020, ma è suscettibile di ulteriore proroga per l’ipotesi di contestuale estensione dello stato di emergenza per il Covid-19. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA