«Zona arancione vicina? Spero di no, i dati al momento sono dalla nostra parte. Però ogni giorno la situazione può mutare anche nello spazio di qualche ora. Dobbiamo continuare a essere prudenti, sta aumentando il numero delle prime e delle terze dosi». Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ai cronisti in video-conferenza stampa.
E' da giorni che si parla dell'imminente passaggio della Sicilia in fascia arancione a causa dell'eccessiva pressione sugli ospedali. In realtà sempre da giorni le Regioni sono in pressing sul governo per cambiare le regole anti Covid, a partire dai parametri di conteggio dei ricoveri in ospedale per evitare proprio il passaggio nella zona con più restrizioni: se si vanno infatti a vedere i dati, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e la stessa Sicilia hanno già parametri da zona arancione mentre Abruzzo, Calabria, Lazio, Liguria, Marche, Toscana e provincia di Trento rischiano di sforarli entro oggi.
Le Regioni quindi vogliono superare totalmente il meccanismo delle zone a colori o limitarsi al solo mantenimento della zona rossa. Unanime anche l’idea di rivedere il conteggio dei casi non calcolando gli asintomatici. Una delle considerazioni dei presidenti di Regione,è che con il nuovo scenario non ci siano sostanziali differenze tra zona bianca, gialla e arancione. A quanto trapela sembra che un confronto sia in programma per la prossima settimana ma tra le Regioni c'è chi spinge per arrivare prima a un cambiamento, come il presidente della Valle D’Aosta che ieri ha sottolineato come il passaggio alla zona rossa sarebbe inaccettabile e molto grave per la stagione sciistica.
Quindi anche per la Sicilia dipende dalla tolleranza che il governo e le autorità sanitarie avranno sul superamento delle soglie. Secondo gli ultimi dati infatti sono sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica (36,4%) e in terapia intensiva (20,2%) occupati da pazienti Covid-19. Numeri da zona arancione quindi. Va però anche detto che le vaccinazioni stano aumentando e che nella settimana dal 12 al 18 gennaio – come evidenziato dal monitoraggio odierno della Fondazione Gimbe, sebbene si sia registrata una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (3.777), si evidenziata una netta diminuzione dei nuovi casi (-16%) rispetto alla settimana precedente. Un calo di contagi che si spera possa tradursi a breve anche in una minor pressione sugli ospedali.
In attesa delle decisioni nazionali, comunque è la stessa Regione a prendere misure restrittive, ieri per altri 11 Comuni siciliani è stato deciso il passaggio in «zona arancione» da venerdì 21 gennaio e ora sono 125 i Comuni per i quali è attualmente disposta la fascia con più restrizioni.