Circa 300 persone intente a ballare, assembrate su una piattaforma di circa 100 metri quadrati, senza mascherina e ben oltre l’orario di chiusura dei locali previsto da un’ordinanza del sindaco. I poliziotti del commissariato di Mondello hanno sequestrato la scorsa notte parte di uno stabilimento balneare a Isola delle Femmine (Palermo) gestito da un palermitano. Per l'attività accessoria alla balneazione è stata disposta la chiusura per 5 giorni. L’attenzione degli agenti si è concentrata negli ultimi giorni su Isola delle Femmine e Capaci, dopo avere registrato una tendenza dei giovani palermitani a convergere e 'migrare' in questi luoghi, ritenendoli forse meno controllati di Mondello.
La borgata marinara di Palermo, infatti, nelle ultime settimane è stata presidiata con molteplici controlli disposti dal questore. L'attività di osservazione ha consentito di accertare come i gestori dello stabilimento abbassassero il volume della musica a ogni passaggio delle pattuglie delle forze dell’ordine. Al momento del blitz i poliziotti hanno trovato circa 300 giovani intenti a ballare senza alcun distanziamento sulle note di un dj. Attrezzatura e pedana sono state sequestrate.
"Nessun prodotto per l’igiene delle mani era disponibile e visibile all’ingresso del locale e in prossimità dei servizi igienici – spiegano dalla Questura di Palermo -, nessuna adeguata informazione era disponibile sulle misure da adottare in relazione al contenimento della diffusione e contagio da Covid-19. L'ingresso era libero al pubblico senza pagamento ticket (e quindi dei relativi diritti Siae) e con consumazione facoltativa. Infine, non è stata esibita alcuna licenza del questore per pubblici spettacoli".
Al titolare dello stabilimento sono stati contestati sia l’esercizio di attività di pubblico spettacolo senza agibilità dei locali e in mancanza della prescritta licenza, sia l'organizzazione di una serata danzante abusiva nell’esercizio di attività imprenditoriale. Ai controlli hanno partecipato anche Polizia municipale e personale dell’Ispettorato del lavoro, della Siae e dell’Azienda sanitaria provinciale.