i dati
Il Covid e la variante Omicron: a Palermo e Catania mortalità più alta che altrove
I dati del rapporto settimanale del Sistema nazionale di sorveglianza della mortalità giornaliera (SiSMG), aggiornato al primo febbraio 2022 e pubblicato sul sito del Ministero della Salute
Un confronto tra ondate epidemiche di Covid-19 evidenzia che, «nonostante il numero molto più elevato di casi nell’ondata in corso, l’impatto sulla mortalità è più contenuto rispetto alle ondate precedenti». Durante la quarta ondata, dal primo dicembre 2021 al primo febbraio 2022, si osserva infatti, «un eccesso di mortalità del 13%» rispetto a valori del 32% della prima ondata, del 29% della seconda e del 18% della terza. E’ quanto emerge dal rapporto settimanale del Sistema nazionale di sorveglianza della mortalità giornaliera (SiSMG), aggiornato al primo febbraio 2022 e pubblicato sul sito del Ministero della Salute.
I dati, elaborati dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, sono relativi a 39 comuni italiani e confrontano la mortalità, per tutte le cause con quella dei 5 anni precedenti (valore atteso): in questo modo è possibile osservare, in un preciso arco di tempo, sia le variazioni causate in modo diretto dalle infezioni da Sars-Cov-2 che dai problemi indirettamente collegati alla pandemia, come i ritardi nelle cure di altre malattie.
L’andamento stagionale della mortalità «evidenzia gli incrementi della mortalità totale osservati in corrispondenza delle diverse ondate epidemiche». In concomitanza con la quarta ondata, a partire dal mese di dicembre 2021, «si osserva un incremento della mortalità seppure più contenuto rispetto alle ondate precedenti».
In particolare, i dati della mortalità relativi solo al mese di gennaio 2022 segnalano valori di mortalità superiori all’atteso a Torino, Trieste, Genova, Rimini, Prato, Firenze, Livorno, Napoli, Bari, Palermo, Catania e Sassari: complessivamente l’eccesso è stato contenuto, +5% al nord e, leggermente più alto, pari a +10% nelle città del centro-sud. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA