Catania – La discoteca, come l’abbiamo sempre vissuta, non ci sarà più. La Sicilia, però, vuole ripartire. Parola del presidente della Regione Nello Musumeci, che nell’ultima ordinanza regionale prevede la riapertura delle discoteche, in programma per l’8 giugno. Per avere indicazioni sul come gestire le riaperture, però, i gestori dei locali dovranno attendere le linee guida, che saranno pubblicate dopo un confronto con le parti interessate. E si partirà anche per le discoteche, come detto, dal principio planetario che niente potrà essere vissuto come è successo sino a prima che fossimo investiti dal coronavirus. Anche la febbre del sabato sera, dunque, dovrà adeguarsi alle nuove esigenze. Per niente facile.
«Per aprire la discoteca stiamo aspettando le linee guide, fino a quel momento non sappiamo se essere felici o meno – commenta Alessandro Scardilli, gestore dell’Ecs Dogana. I costi di gestione sono elevati tra sicurezza, SIAE, dipendenti, luci, dj, bar e chi più ne ha più ne metta e dobbiamo capire gli orari, la capienza, le restrizioni e le responsabilità che avremo». Questa mattina è stata prevista una riunione alla FIPE tra il presidente regionale Tony Messina e i più importanti titolari di discoteche, per mettere nero su bianco le esigenze di ognuno e presentarle, mercoledì, alla Regione. Il problema principale sarà, sicuramente, quello della distanza.
«Per me aprire le discoteche oggi è una follia, e lo dico da titolare – aggiunge Scardilli. Le file fuori non si possono fare, non ci può essere confusione al botteghino, al bar pochi per volta, forse l’obbligo di mascherine. Se non posso vendere divertimento, preferisco riaprire in tranquillità a ottobre». Scardilli si sta comunque attivando in questi giorni per riaprire il Filenz e il Lime, ma non pensa di aprire le porte prima di luglio. «Sto lavorando per ridare il posto di lavoro a tutti i miei dipendenti, ma senza sapere cosa mi aspetta in futuro. E in più, credo che il target sarà quasi esclusivamente giovane, perché le persone più grandi sono ancora spaventate e dubito che frequenteranno la discoteca. Che è caos, assembramento, divertimento senza limiti. Se metti delle regole come se stessi andando alle poste, decade tutto». «La discoteca presuppone l’assembramento – conferma Salvo Micieli, organizzatore delle serate 095-Hotline Bling e dj. Sarà strano usare le mascherine o mantenere la distanza, ma se sarà necessario sono sicuro che le persone si adatteranno per tutelare se stesse e gli altri».
Per programmare la stagione estiva, però, bisogna avere i protocolli alla mano. «Sembra che ci sia un’apertura nei confronti del nostro settore, alla luce dei dati confortanti del momento. C’è una data, aspettiamo di vedere cosa succede fino all’8 giugno, perché se la situazione dovesse nuovamente peggiorare è chiaro che dobbiamo mettere la salute prima di tutto. In caso contrario, la Regione deve darci il prima possibile tutte le informazioni che ci servono per riaprire i locali e far ripartire gli eventi». Eventi che ospitano circa tremila persone e che probabilmente, con la nuova ordinanza, potranno ospitarne mille. «Per noi sarebbe già un passo avanti rispetto a questi mesi di blocco totale e alla previsione iniziale di riaprire a marzo 2021. È un segnale importante verso il nostro settore, che sembrava abbandonato». Importante ora ripartire, anche per il turismo. «La movida gioca un ruolo importante per la nostra economia, molti turisti partecipano agli eventi in Sicilia, le notti sui nostri litorali sono famose e dobbiamo ripartire anche per sostenere il turismo nella nostra regione».