L’attesa è (quasi) finita. Nel primo weekend dopo il lockdown anche i siciliani, come il resto degli italiani, sono tornati al mare, per il primo tuffo di stagione o anche solo per prendere il sole e camminare a piedi nudi nella sabbia. La stagione balneare preme alle porte, da Rimini a Mondello alla Plaia di Catania, anche se non tutti gli stabilimenti sono ancora pronti per la ripartenza ufficiale nel rispetto delle linee guida anti-Covid. In Sicilia alla questione riapertura lidi manca ancora il sigillo finale che arriverà anche dopo il previo esame positivo delle acque di balneazione. Nell’attesa, secondo ordinanza, si può fare il bagno per svolgere attività motoria, ma non si può prendere la tintarella o sostare sulla spiaggia almeno fino al 6 giugno, data che dovrebbe segnare l’inizio ufficiale della stagione balneare nell’Isola.
Le spiagge frattanto, già da qualche settimana, complice la colonnina di mercurio in rialzo, hanno cominciato a popolarsi con un distanziamento “fai da te” che al momento sfugge a controlli e normative in materia.
Mondello, la spiaggia più frequentata dai palermitani, fin dalla mattina di ieri è tornata affollata, con temperature e scenario decisamente estivi. Una presenza massiccia di persone che ha reso difficile il rispetto delle misure di distanziamento richiesto dalle norme anti coronavirus. Nei primi giorni della fase 2 dopo il lockdown già tanti palermitani avevano preso d’assalto la spiaggia e nella giornata di sabato i numeri sono aumentati. I controlli sono scattati ma far rispettare l’obbligo imposto dalla Regione ai bagnanti di non “sostare” sull’arenile non è stato semplice.
Anche lungo la Plaia di Catania l’affluenza dei bagnanti è in costante aumento nonostante gli arenili non si presentino ancora nel loro aspetto migliore: cumuli di rifiuti si notano soprattutto agli ingressi di alcuni varchi lungo viale Kennedy. Insomma la stagione balneare 2020, la più desiderata dopo oltre due mesi di lockdown per l’emergenza coronavirus, prende comunque forma nell’attesa di essere definita in tanti aspetti.
Foto di Orietta Scardino