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Fase2, a Napoli notte di follia: in migliaia in strada e lungomare bloccato da auto

Di Redazione |

NAPOLI – Traffico bloccato fino alle 4 del mattino, assembramenti e bivacchi, schiamazzi, risse tra giovani e residenti esasperati a filmare il tutto. Chi si è trovato dalle parti del lungomare di Napoli la scorsa notte per il primo sabato post lockdown parla di «una follia collettiva». Migliaia di persone, anche senza mascherina, si sono riversati in strada, a piedi o con le auto, con i marciapiedi utilizzati come corsie preferenziali da auto e moto, nonostante i locali della movida abbiano rispettato il limite della chiusura alle 23.

Bottiglie sparse e rifiuti disseminati ovunque lungo via Caracciolo, sono ancora ben visibili stamattina sul lungomare partenopeo. «Tra clacson e schiamazzi non è stato possibile dormire – spiega un residente che ha l’abitazione di fronte al porticciolo di Mergellina -. C’erano assembramenti di giovani, la gente sembrava impazzita dopo due mesi di lockdown. Mergellina era completamente paralizzata: via Caracciolo, piazza Sannazaro, piazzetta del Leone. La situazione si è normalizzata solo dopo le 4. E’ stato un inferno».

Un fotografo collaboratore dell’Agenzia Ansa, Cesare Abbate, è stato inoltre minacciato e costretto a cedere la scheda con le foto in cui aveva ripreso la presenza di alcuni assembramenti di giovani, molti dei quali privi di mascherina. E’ accaduto ieri sera a Napoli, poco prima di mezzanotte, in Largo Sermoneta, nella zona degli chalet di Mergellina, dove dopo le 23 in molti si sono riversati una volta chiusi bar e locali. Abbate è stato avvicinato da alcuni giovani che lo hanno insultato e minacciato. L’episodio fa seguito ad altri casi analoghi avvenuti nei giorni scorsi a Napoli, sempre a danno di fotoreporter impegnati a testimoniare col proprio lavoro l’evoluzione della fase 2 in città.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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