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Emergenza coronavirus in Sicilia, slitta di 24 ore l’ordinanza di Musumeci

Di Redazione |

PALERMO – Alla Regione oggi è stata una giornata di lunghi colloqui con Roma, di scambi con gli altri governatori, di confronti con il Comitato tecnico scientifico regionale, il tutto per sfornare l’ennesima ordinanza del governatore per contrastare la nuova ondata di contagi da coronavirus che in Sicilia come nel resto d’Italia sta cominciando a mettere in difficoltà il sistema sanitario. Ma alla fine il governatore e l’assessore alla Salute Ruggero Razza (che per buona parte del pomeriggio è stato a colloquio con il ministro della Salute Roberto Speranza) non hanno raggiunto la “quadra” tra l’esigenza di salvaguardare la salute dei siciliani e il desiderio di non colpire ulteriormente le attività commerciali. E così l’ordinanza (che altre Regioni hanno varato)  è slittata a domani, sebbene sino a tarda notte si lavorerà per mettere a punto il provvedimento. 

Secondo indiscrezioni, oggi alla Regione è stato valutata anche la possibilità di un lockdown temporaneo, di due settimane, si è parlato di coprifuoco alle 23, è stato affrontato il problema della Dad alle Superiori (almeno due settimane), sono stati proposti tamponi rapidi per tutti gli studenti durante il periodo di Dad, è stato proposto di ridurre al 50% la capienza dei mezzi pubblici, si è parlato anche di una nuova chiusura di palestre e piscine. Ma non si è ancora riusciti a trovare un “punto di caduta”. L’obiettivo è quello di avere una linea quanto più omogenea tra governo centrale e Regione.

Musumeci starebbe anche cercando di mitigare le richieste del Comitato tecnico scientifico regionale. Il governatore le ha valutate, ha pesato cause ed effetti, ha provato e sta provando – dove possibile – di attenuare quei punti che sembravano un po’ più aggressivi nei confronti di attività commerciali che è ancora possibile proteggere dal rischio chiusure. 

«Dovendo incidere su settori rilevanti nella vita quotidiana delle persone, ritengo importante valutare con estrema attenzione i provvedimenti da inserire nella nuova ordinanza per limitare il diffondersi del contagio in Sicilia – ha detto in una dichiarazione il governatore -. Ecco perché, dopo una giornata intensa di confronto con gli esperti del Comitato tecnico scientifico e con l’assessore alla Salute, mi sono preso 24 ore di tempo prima di adottare il nuovo provvedimento che conterrà limitazioni in alcuni settori, come gli istituti scolastici e il sistema dei trasporti, ma senza colpire le attività economiche. Domani sentirò nuovamente il ministro della Salute per un ulteriore momento di condivisione delle proposte, in uno spirito di leale collaborazione tra Stato e Regione». 

La notte probabilmente porterà consiglio, intanto però i sindaci di Palermo e Messina hanno varato proprie ordinanze mentre il vicesindaco di Catania per ora ha preferito affidarsi alla responsabilità dei cittadini. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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