Covid-19
Discoteche, in Sicilia ripartenza con i “live”: dubbi sui tamponi nei locali
CATANIA – Nel giorno in cui riaprono bar e ristoranti si comincia ad assaporare un leggero gusto d’estate e di libertà. La domanda, adesso che anche questo traguardo è stato raggiunto, diventa: cosa ne sarà delle discoteche? Saranno concessi quattro salti in pista dopo cena? Sono lì ad aspettarci quelle “discoteche abbandonate in cui eravamo liberi” come cantano i Coma Cose, idoli di molti giovani. Ma saremo di nuovo liberi di andarci?
Quelle discoteche abbandonate, contro cui in tanti hanno puntato il dito, accusandole di essere un grande veicolo di contagi e che l’estate scorsa, in parte, abbiamo conosciuto, e scoperto, sotto una veste diversa, quella della musica d’ascolto. Che poi, diciamolo pure, è quasi impossibile ascoltare senza ballare.
«È vero che l’anno scorso ci sono stati dei casi nelle discoteche, ma a quanto pare, secondo alcuni scienziati, la seconda ondata di ottobre è dipesa più dall’apertura delle scuole e dall’utilizzo dei mezzi pubblici. Ma lasciamolo stabilire agli esperti», commenta Diego Vespa, che per i “suoi” Mercati Generali a Catania ha già pronto un ricco programma di live.
«Si stanno riaprendo gli spazi con i posti a sedere, per musica da ascoltare. Abbiamo una stagione di 15 concerti – continua – con un fitto programma di ospiti locali nazionali e internazionali». Si comincia le prime tre domeniche di giugno con i live di Adriano e Marco Castello, già quasi sold-out. «A metà giugno iniziamo con il sabato sera in modalità teatro, 200 posti a sedere distanziati di 1 metro e biglietti acquistabili online, secondo le norme vigenti. C’è un entusiasmante interesse per i concerti, nel giro di un’ora abbiamo venduto oltre 200 biglietti per il Ricci Weekender, che si terrà dal 9 al 12 settembre, soprattutto molti a stranieri da Parigi, Londra, Danimarca e Austria».
Anche il Mono a Catania, da venerdì 21, riapre i battenti, con musica d’ascolto e live al tramonto. A inaugurare la stagione, domenica 23, Cristina Russo e NeoSoul Combo. «La discoteca per noi è secondaria – commenta Giuseppe Lo Iacono – e anche se ultimamente aveva preso molto piede, questa sarà un’occasione per tornare alle radici e per concentrarci di nuovo sui concerti».
«Ristoranti sì, lidi sì, palestre sì, piscine sì, discoteche no. È veramente una specie di fobia. Che le discoteche siano il maggior veicolo del virus sono falsità, illazioni, supposizioni. Frutto di luoghi comuni», afferma Tony Messina, presidente SILB FIPE (Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di Spettacolo) Confcommercio. «Tutt’oggi non ci sono notizie certe sulla riapertura – chiarisce – si vocifera qualcosa ma nulla di particolare».
Green pass e tamponi? «Ci sono delle proposte, ma la gestione sarebbe complicata. Immaginiamo una folla dove tutti si devono sottoporre a tampone. Sul piano pratico mi sembra difficile, poi tutto è possibile. La certificazione verde mostrata all’ingresso sicuramente è più pensabile».
«La Sicilia è una Regione a statuto speciale – precisa Messina – e dunque Musumeci potrebbe decidere diversamente dal resto d’Italia. Ma non sta operando per il meglio in questo senso, eccedendo in prudenza».
All’aperto e con mascherina, comunque, il rischio dovrebbe ragionevolmente essere ridotto. Non è detto, quindi, che anche quest’estate non si possa scendere in pista per sentirsi, almeno un po’, più liberi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA