PALERMO – I medici di famiglia e i pediatri di libera scelta siciliani potranno effettuare i tamponi rapidi per il Coronavirus. L’intesa, sulla base di quanto stabilito in sede nazionale il 28 ottobre “per il rafforzamento delle attività territoriali di diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione di SARS-CoV-2”, è stata siglata a Palermo dai vertici dei dipartimenti dell’assessorato regionale alla Salute, dalla Fimmg e dalla Intesa sindacale per i medici di medicina generale e Fimp, CIPe-SISPe-SINSPe e Simpef per i pediatri di libera scelta.
Durante il periodo dell’emergenza, i medici di medicina generale ed i pediatri potranno effettuare i tamponi sui propri assistiti, tra i contatti stretti, asintomatici o casi sospetti, sia individuati dallo stesso medico oppure segnalati dal Dipartimento di prevenzione dell’Asp alla fine del periodo di quarantena. In caso di esito positivo, il medico dovrà darne comunicazione al Dipartimento di prevenzione dell’Asp per i provvedimenti conseguenti, raccomandando l’isolamento domiciliare fiduciario in attesa dell’esito del tampone molecolare di conferma.
Il medico inoltre dovrà prendere in carico i propri assistiti posti in isolamento o quarantena, con l’eventuale supporto dell’Usca per gli accessi domiciliari, fornendo ai soggetti interessati le informazioni igienico-sanitarie e comportamentali da seguire e avviando il follow up attivo dei pazienti. In caso di esito negativo, invece, il medico potrà rilasciare attestazione al paziente. I tamponi potranno essere eseguiti oltre che negli studi professionali anche in luoghi indicati dalle Aziende sanitarie territorialmente competenti. L’accordo prevede anche la distribuzione ai medici di apparecchiature specialistiche (ecografi, elettrocardiografi, saturimetri).