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Covid test, a Catania già 300 con anticorpi

Di Giuseppe Bonaccorsi |

Catania – Trecento cittadini hanno gli anticorpi Covid o comunque hanno avuto un contatto ravvicinato col virus probabilmente senza essersi accorti di averlo avuto. Il dato arriva dall’Asp e si riferirebbe ai numeri di soggetti sottoposti a screening sierologico e che sono risultati positivi. Ma anche se il dato induce preoccupazione, gli esperti rassicurano e inducono alla calma. Si tratta soprattutto di soggetti che non hanno più il virus e su trecento positivi solo due, successivamente sottoposti al tampone, sono risultati ancora positivi e quindi messi in isolamento. Per il resto si tratta di persone perfettamente guarite che possono tranquillamente continuare a loro vita sociale e lavorativa. Va evitato a tutti i costi l’allarmismo cme si è verificato alcuni giorni fa con i quattro indicati come positivi alla Sibeg, e poi risultati soggetti con anticorpi e quindi perfettamente guariti.

Era evidente che sottoponendo un gran numero di persone ai test del sangue per individuare gli anticorpi del coronavirus ci sarebbero state delle sorprese. 300 su un numero di migliaia di prelievi è comunque un numero basso, ma che induce a pensare che perdurando con lo screening delle IgM e delle IgG ci saranno ulteriori sorprese. Quello che è importante dire è che nonostanter 300 con gli anticorpi Covid soltanto due sono risultati ancora positivi al tampone e capaci di potere infettare. Gli altri 298 soggetti sono invece perfettamente guariti a conferma che il virus ormai circola molto poco dalle nostre latitudini. La conferma arriva dal numero ormai ininfluente di ricoveri nei reparti di malattie infettive della provincia con il dato dell’ospedale Gravina di Caltagirone che ieri ha dimesso gli ultimi due pazienti positivi al Covid, perfettamente guariti. Così da ieri il reparto Malattie infettive del’ospedale calatino è vuoto e visto che ancora la Regione si ostina a non inviare alcuna circolare per i reparti Covid i medici e gli infermieri delle Malattie infettive del Gracvina sono a braccia conserte. Lo stesso dicasi per il dott. Iacobello, primario del reparto infettivo del Cannizzaro che ha ancora soltanto due casi Covid ricoverati e per il reparto del prof. Bruno Cacoparco del Garibaldi, anche lui in reparto con solo due anziani ancora positivi e impossibilitato a poter ricoverare in reparto tutti gli altri soggetti colpiti da malattie infettive che attendono ormai da settimane un posto letto in reparto e vengono ricoverati soprattutto in Medicina. Appare paradossale che ormai con i numeri esigui Covid che ci sono in tutta la provincia la Regione non abbia previsto una direttiva magari per convogliare in un solo ospedale – dovrebbe essere il San Marco – i malati ancora positivi, permettendo agli altri reparti infettivologici degli ospedali di tornare a regime.

Si tratta di una questione delicata perché pochi giorni fa era emerso che soltanto al Garibaldi ci sono oltre venti pazienti infettivi in attesa di ricovero, sparpagliati in altri reparti col rischio che possano infettare anche i pazienti di altri reparti. Intanto ieri si sono completati i corsi di formazioni regionali per i medici delle Usca che oltre ad occuparsi dei pazienti ancora isolati in casa si occuperanno anche di eventuali problemi sanitari che verranno riscontrati sui turisti che verranno a fare le loro vacanze n Sicilia. L’App Sicilia sicura, disposta dal governo Musumeci, permette infatti al turista che viene in Sicilia di registrarsi sulla piattaforma regionale. Se nel corso della sua vacanza il turista accuserà sintomi riconducibili al Coronavirus, febbre, tosse, difficoltà respiratorie, li segnalerà attraverso la App e verrà subito preso a carico dei medici Usca che interverranno per isolare i soggetto e prevedere ad effettuare il tampone. I corsi sono stati effettuati dai professori Cacopardo e Pomara, componenti del comitato tecnico scientifico della Regione e dal commissario dell’Asp di Catania, dott. Pino Liberti.

Continuano a far discutere i dati dei positivi a Catania e provincia. Secondo la Regione sono ancora all’incirca 300 mentre solo una decina di giorni fa l’Asp aveva segnalato soltanto 96 casi ancora in isolamento che vogliamo credere adesso saranno diminuiti. Come mai questa anomalia tra i dati regionali e quelli del territorio? Si era detto poco tempo fa che la Regione stava riallineando i dati con quelli delle Asp. Sarà così e quali sono i numeri esatti dell’epidemia catanese? COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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