Si va verso un’Italia tutta zona rossa per Natale per evitare assembramenti che porterebbero dritti dritti verso una terza ondata che potrebbe essere il colpo di grazie per la tenuta del sistema sanitario.
Ma il confronto tra le forze politiche di maggioranza e con le Regioni è aspro. Chi spinge verso una zona rossa nazionale non c’è solo la delegazione del Pd e di Leu in seno alla maggioranza di governo, ma anche il presidente della Regione Veneto, il leghista Luca Zaia e i presidente della provincia autonoma di Trento.
L’ipotesi è un’Italia tutta «zona rossa» tra il 24 dicembre e il 6 gennaio. Il premier Giuseppe Conte, ma anche il M5S, sarebbero più cauti e propendono per un intervento più limitato, anche se il ministro degli Esteri Luigi Di Maio spinge per soluzioni drastiche. Si starebbe discutendo se limitare le chiusure solo ai giorni festivi e prefestivi e cosa disporre per ristoranti e bar.
Una delle ipotesi è disporre regole da zona rossa il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e l’1, 2, 3 gennaio. Secondo alcune fonti la discussione è ancora «tutta aperta» però e non è escluso che la zona rossa valga anche il 6 gennaio o si introducano per l’intero periodo regole da «zona arancione».
Luca Zaia spinge per misure da zona rossa per tutte le feste di Natale, almeno fino alla Befana e lo ha chiesto nel corso della riunione tra governo e Regioni (d’accordo anche Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise e Marche). «Nel periodo delle festività servono restrizioni massime, se non le fa il governo le facciamo noi – ha detto Zaia – Se non chiudiamo tutto adesso ci ritroveremo a gennaio a ripartire con un plateau troppo alto». Contrario invece, ma sostanzialmente isolato, il presidente della Liguria Giovanni Toti.
Ecco allora, in sintesi cosa succederà se il Governo deciderà di “colorare” l’Italia di arancione o di rosso per il periodo festivo e cosa, invece, è attualmente consentito o non consentito nella maggior parte delle regioni che ora sono gialle, tenendo conto che le scuole rimarranno chiuse per le festività e che andrà capito per quanto resterà in vigore un eventuale provvedimento restrittivo.
ZONA ROSSA: vengono applicate le misure più restrittive previste dal governo. L’uscita di casa va motivata, sono chiusi bar, ristoranti, negozi, la Dad è prevista dalla seconda media in poi (anche se durante le festività le scuole rimarranno tutte chiuse). E’ vietato spostarsi da un Comune all’altro, nonchè uscire od entrare nella Regione. Torna l’autocertificazione anche per gli spostamenti all’interno di una città .
ZONA ARANCIONE: I ristoranti e bar restano chiusi per tutta la giornata. I negozi restano aperti. La Dad è prevista solo alle superiori. La circolazione all’interno di un Comune è permessa ma non lo è abbandonare il proprio Comune di residenza, domicilio o abitazione. E’ vietato entrare o uscire dalla Regione.
ZONA GIALLA: Attualmente le regioni ‘giallè devono rispettare misure restrittive più «morbide» previste dal Dpcm. I ristoranti e i bar sono aperti fino alle18, i negozi restano aperti fino a orario di chiusura. I centri commerciali sono chiusi nei weekend. E’ possibile spostarsi all’interno della Regione e da una Regione gialla all’altra.