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Covid, La Rocca: «Dati caricati su piattaforma Regione sono reali»

Di Redazione |

PALERMO – «Tutti i dati caricati sulla piattaforma Gecos della Regione siciliana sono veritieri, tutti i posti disponibili. Una diversa azione costituirebbe reato. Vadano i Nas a controllare ovunque anche oggi. Ma basta sciacallaggi e notizie tra il detto e non detto, che hanno la sola funzione di allarmare inutilmente la pubblica opinione». Lo dice il dirigente generale del dipartimento pianificazione strategica della Regione siciliana , Mario La Rocca, riferendosi ai dati sul contrasto al contagio da Covid 19.

Il dirigente fa riferimento alla sua chat su Wapp con i vertici di ospedali e Asp, pubblicata oggi dal quotidiano La Sicilia, che pubblica anche l’audio sul proprio sito LaSicilia.it, che spinge sui numeri di letti in terapia intensiva e reparti ordinari da comunicare al governo per evitare che la regione diventi zona rossa dopo che il premier Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm per arginare la seconda ondata del Covid. «Oggi su Cross dev’essere calato tutto il primo step al 15 novembre. Non sento ca.., perché oggi faranno le valutazioni e in funzione dei posti letto di terapia intensiva decideranno in quale fascia la Sicilia risiede», dice La Rocca. E aggiunge, come riporta il giornale, «non è accettabile che noi si subisca ulteriori restrizioni perché c’è resistenza da parte di qualcuno ad aprire posti letto di terapia intensiva o ordinari. Sono a casa, da tre settimane col Covid, ed è da tre settimane che vi prego di aprire posti». «E in effetti, fino a quel momento, i primi di novembre, la Sicilia è davvero in ritardo. Secondo i dati caricati su Gecos, l’altra piattaforma ufficiale di Protezione civile, l’annunciato potenziamento delle rianimazioni prosegue a ritmo di lumaca», osserva il quotidiano di Catania.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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